Teramo, Ideate: aperta la seconda fase progettuale. Spazio alle periferie

Teramo. Ieri pomeriggio, nella Pinacoteca civica, si è svolto il tavolo di lavoro con i soggetti istituzionali che ha dato avvio alla seconda fase del progetto Ideate.

Filo conduttore attraverso il quale si muoveranno le prossime azioni del progetto Ideate, illustrato attraverso la relazione frutto di un apposito gruppo di lavoro e redatta dall’architetto Riccardo Porreca, è un sistema di progetti catalizzatori, quali ad esempio il Castello della Monica, la Cittadella della Cultura, il teatro romano, il teatro comunale, il mercato coperto, il parco fluviale, la riqualificazione di via Longo, in grado di supportare la realizzazione di idee più piccole ma strategiche per migliorare la qualità della vita dei cittadini, che altrimenti rischierebbero di non trovare finanziamenti.

“Un percorso aperto, dinamico, in cui riempire tutti insieme i contenitori di contenuti”, come hanno evidenziato il primo cittadino Gianguido D’Alberto, il consigliere comunale Massimo Speca e l’architetto Porreca, in cui il mercato coperto per il primo cittadino “rappresenta un vero e proprio modello”: è già pronto, infatti, il progetto preliminare e a breve sarà pronto il progetto esecutivo. “Questo è il momento di riempirlo di contenuti – ha sottolineato il primo cittadino – così come andranno riempiti di contenuti i diversi progetti “Hub” individuati all’interno di Ideate. Un esempio per tutti è il parco fluviale, rispetto al quale sono arrivati tanti progetti spoke”.

Nel corso dell’incontro, nel quale gli stakeholders si sono confrontati anche sulle diverse vocazioni della città, i relatori hanno evidenziato anche come tra i circa 160 progetti presentati all’interno di Ideate molti riguardino le periferie.

“La città cresce solo se cresce tutta insieme – ha aggiunto ancora il primo cittadino – per questo all’interno di Ideate c’è grande attenzione alla ricucitura del tessuto urbano. Gli attori istituzionali presenti al tavolo rappresentano la cabina di regia che nei prossimi mesi dovrà governare questo processo di rigenerazione urbana che deve accompagnarsi alla ricostruzione fisica. Rispetto a Ideate, che deve armonizzarsi con i vari strumenti di finanziamento attraverso i quali diverse opere sono già finanziate, almeno in parte, dobbiamo avere una visione plastica, puntando anche a riempire di contenuti quei vuoti urbani derivati dall’emergenza sisma e da anni di mancata programmazione. L’ampia partecipazione registrata oggi conferma come per la prima volta ci sia una visione condivisa, una pianificazione organica e strategica condivisa”.

Negli obiettivi dell’amministrazione, che ha fatto proprie le istanze presentate da cittadini e associazioni attraverso le idee progettuali presentate sulla piattaforma appositamente dedicata e che ha scelto come sede per il tavolo istituzionale la Pinacoteca Civica proprio nell’ottica di valorizzare e aprire alla città i luoghi simbolo di Teramo, Ideate dovrà coniugare la valorizzazione di luoghi fisici, e quindi le opere urbane, con interventi intangibili come quelli su cultura e istruzione, passando per quelli gestionali come la digitalizzazione.

“I progetti sono stati analizzati seguendo due criteri, struttura e applicabilità del progetto – ha spiegato Porreca nel suo intervento – raggruppando le proposte attraverso un sistema di Hubs catalizzatori, progetti in grado di supportare le realizzazione di idee più piccole e semplici. Attraverso queste proposte c’è la possibilità di mettere in campo sul territorio moltissime idee e strategie”.

Il consigliere delegato Massimo Speca ha poi sottolineato l’importanza della concertazione con tutti gli attori istituzionali, anche per evitare che la vicinanza di diversi progetti che vedono come soggetti attuatori enti diversi possa portare a sovrapposizioni di contenuti e alla non corretta valorizzazione delle idee messe in campo. “Tutti i progetti verranno ricategorizzati e confrontati tra gli stakeholders per una programmazione condivisa – ha sottolineato Speca – a questo incontro ne seguiranno altri: penso ad esempio a quello sulla Teramo culturale, con al centro Il Braga, il mercato coperto, il teatro romano, il teatro comunale; a quello sulla ricucitura urbanistica con al centro la Cona e l’arretramento della stazione; uno sulla welfare community, con i progetti su via Longo, sulla ex scuola Carlo Febbo; a quello sull’ambiente, dove affronteremo la questione con la Team che oggi è la multi utility del Comune”.

Domani pomeriggio, alle 17.30, si svolgerà un appuntamento on line con le associazioni e i cittadini che hanno presentato i progetti, nel corso del quale saranno illustrate le attività del progetto Ideate e saranno approfondite le iniziative strategiche di programmazione che saranno poste in essere seguendo le linee disciplinate dal Pnrr.

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