Ruote nella Storia fa tappa ad Atri

La città di Atri torna a essere, per il secondo anno consecutivo, la tappa del nuovo appuntamento di “Ruote nella Storia”, la manifestazione che porta l’eredità culturale dell’automobilismo d’epoca negli scenari più incantevoli d’Italia.

L’iniziativa nasce dalla collaborazione di ACI Storico con l’associazione i Borghi più belli d’Italia e vede questa volta coinvolto nell’organizzazione l’Automobile Club di Teramo che da questo connubio, su impulso del presidente Carmine Cellinese, ha deciso di riportare alla luce gli antichi fasti del “Volante d’argento”.

Infatti sabato 20 agosto, ad Atri, verrà rievocata la corsa delle vetture che si è disputata fino al 1954 e che vedeva nella tappa di Pineto-Atri, il momento più qualificante dell’automobilismo sportivo in quegli anni. Così, dopo il successo dello scorso anno in termini di visitatori e partecipanti, il borgo della città ducale ha deciso di ospitare nuovamente la corsa di regolarità delle vetture che vanno dagli anni 20 agli anni 90, in una giornata di festa che vedrà anche momenti di intrattenimento musicale e culturale per tutti i gusti.

Le iscrizioni alla manifestazione da parte degli equipaggi chiuderanno domani (18 agosto) ma il ricco programma è stato già messo a punto dall’Aci di Teramo che ha previsto lo svolgimento della gara nella zona industriale di Piane Sant’Andrea durante tutto il pomeriggio con il transito sulla vecchia strada comunale dei Cappuccini e l’arrivo in piazza Duomo dove, a partire dalle 18,30, ci sarà l’esposizione delle auto d’epoca. La conclusione del momento sportivo, con i saluti e la premiazione, avverrà poco dopo al Teatro comunale che ospiterà a seguire un concerto dei “Pepper and the Jellies” le cui note apriranno al momento conviviale che, di lì a poco, sarà ospitato all’interno dell’Hosteria Zedi.

A fare da cornice a questa giornata di festa per gli appassionati di vetture d’epoca e automobilismo sportivo sarà il cuore della città ducale con la cattedrale di Santa Maria Assunta, la chiesa di San Nicola, il Palazzo ducale e la riserva naturale dei calanchi che potranno essere visitati al termine della gara di regolarità.

“L’Aci di Teramo – commenta il presidente Cellinese – dopo i mesi dedicati al contenimento dell’emergenza sanitaria, prosegue di buon grado nell’impegno che sempre ha profuso sul territorio per promuovere la conoscenza della grande tradizione automobilistica del teramano. Una tradizione – spiega il presidente dell’Aci di Teramo – che si è innestata su piloti e sportivi di valore, ma anche su un bagaglio di conoscenze in campo motoristico che ha permesso di dare vita negli anni a gare importanti come la Coppa Acerbo che ha precorso la moderna Formula 1. Questo bagaglio di competenze e questa tradizione non vanni dispersi perché sono patrimonio di ricchezza di tutti noi. Solo coltivando questa passione riusciremo a tenere viva una fiammella che va tenuta accesa per onorare chi ci ha preceduto, e per indirizzare i giovani appassionati a canalizzare energie e impegno in uno sport che coniuga disciplina, rigore, tecnica e grande vocazione territoriale”.

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