Roseto. Qualcuno, parlando di Roger Federer, ha detto che il suo gioco assomiglia così tanto ad un’opera d’arte che bisognerebbe allestire un campo da tennis all’interno di un museo. E ammirarlo come si fa con un quadro.
Adesso che vederlo giocare è diventato un privilegio, un pò perché 40 anni nel tennis esasperatamente atletico di oggi sono decisamente tanti, e un pò per le ginocchia che non sono più quelle di un tempo, è ancora più lecito chiedersi se Roger Federer sia esistito davvero.
Non ha dubbi, in tal senso, Emanuele Atturo, autore del libro “Roger Federer è esistito davvero”, che verrà presentato venerdì 18 marzo alle ore 19 a Roseto, nella sala polifunzionale del centro Piamarta.
La presentazione, organizzata dalla libreria “LA CURA – libri & altre carte”
di Fabio Di Marco e curata dai giornalisti Filippo Ricci e Piergiorgio Stacchiotti, ha ottenuto il patrocinio del Comune di Roseto degli Abruzzi.
“Quando Fabio Di Marco, con il quale abbiamo già collaborato attivamente in altre occasioni, tra cui la giornata del ricordo, mi ha proposto di inserire la presentazione del libro su Roger Federer nel week end in cui si conclude nella nostra città la seconda tappa del torneo ATP 80 Challenger – racconta l’assessore alla Cultura Francesco Luciani – ho immediatamente dato la disponibilità dell’amministrazione di cui faccio parte perché fortemente convinto che “legare” eventi di carattere sportivo, ma non solo, a richiami culturali, sia un elemento ulteriormente qualificante”.
Nel libro Emanuele Atturo indaga il mistero della presenza sacrale di Federer su un campo da tennis. Dai primi anni difficili e stranamente indisciplinati, a quelli del suo dominio incontrastato, per poi arrivare alle rivalità infinite, prima con Rafael Nadal e poi con Novak Djoković, che col loro confronto di stili hanno fatto brillare ancora più intensamente l’unicità del tennis di Federer.
Col passare del tempo le vittorie di Roger (103 titoli vinti e, soprattutto, 20 tornei del Grande Slam) sono diventate più rare delle sconfitte, creando il paradosso perfetto del giocatore insieme più vincente e più perdente della storia.
“Il suo tramonto, così lungo ed enigmatico, ha reso la sua figura ancora più amata. Nei successi ma anche negli insuccessi, Federer è riuscito a incarnare l’essenza del suo sport, fino a diventare quasi più grande del tennis stesso.”
Emanuele Atturo, l’autore del libro che sarà presente all’evento al “Piamarta”, è nato a Roma nel 1988, è caporedattore dell’«Ultimo Uomo» e voce dei podcast di Fenomeno, e ha pubblicato un racconto all’interno del libro “La caduta dei campioni. Storie di sport tra la gloria e l’abisso” (Einaudi, 2020).