L’Istituto Comprensivo “Cardelli” di Mosciano-Bellante è quest’anno ospite della manifestazione “RipattoniArte”, in armoniosa sintonia con il tema “Le origini della creatività”, scelto per questa edizione: la scuola è infatti culla e motore della creatività, e forse il primo obiettivo di ogni insegnante dev’essere proprio quello di riconoscere ed accendere estro e talenti.
Chi si è inoltrato tra le vie del piccolo borgo nella serata del 25 luglio, è stato accolto nell’incantevole cornice di Teatro Saliceti dalla mostra allestita dal prof. Bruno Santacroce con gli straordinari elaborati grafico-pittorici dei suoi alunni della scuola secondaria di primo grado.
Inerpicandosi poi per la “via maestra”, richiamati dal vociare di tanti bambini festanti, si spalancava uno scenario fiabesco: ballerine con ali di farfalla a popolare il giardino del palazzo, danzando sulle parole di una delle narrazioni del libro “Un paese che racconta”, scritto dagli alunni della scuola primaria di Ripattoni. La presentazione del libro si è svolta in cammino tra vie scoscese e scorci suggestivi, perché l’idea centrale è proprio quella di un paese che non viene raccontato ma che racconta sé stesso attraverso le emozioni e le parole che sa suscitare negli occhi di chi guarda le sue case, i suoi palazzi, le sue torri, i suoi slarghi che aprono a panorami imprevisti e mozzafiato, e lo percorre stupendosi ad ogni passo.
E così le voci narranti delle insegnanti Linda Chiappini, Lorena Pertinari e Ileana Verì si sono intrecciate alla danza, alla pittura, al teatro e alla musica, ridisegnando i confini tra realtà e immaginazione, con una fluidità che li ha continuamente aggrovigliati, sciolti, confusi e sovrapposti.
La responsabile di plesso insegnante Serena Bruni ha guidato le emozioni dei presenti lungo tutto il percorso, fino ad approdare al Belvedere, dove si è svolto un importante momento di confronto tra il presidente della Proloco di Ripattoni Alberto Santori, i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, la dirigenza dell’I.C. Mosciano-Bellante di cui si sono fatte portavoce la professoressa Maria Pia Di Cesare e l’insegnante Silvia Ciabattoni, e le insegnanti che hanno curato il progetto: infatti solo grazie alla sinergia tra scuola e territorio è stato possibile raggiungere questo ambizioso traguardo, che apre ad un orizzonte di collaborazione e condivisione, guardando ancora una volta ai bambini come centro e promessa per il futuro.