Nella settimana dal 14 al 18 novembre, la scuola di Cellino ha elaborato un fitto calendario di attività che ha visto coinvolte tutti, perché questa volta i protagonisti sono stati non solo gli alunni e gli insegnanti, ma anche il borgo e le famiglie.
“Gli insegnanti hanno prestato voce ai classici della letteratura dell’infanzia, hanno letto albi illustrati, organizzato letture in lingua e realizzato animazioni al kamishibai, una valigia in legno che diventa teatro d’immagini. La scuola è diventata così spazio aperto, un posto pieno di idee e di parole, in cui le classi si sono riunite per leggere e riflettere insieme, ascoltando parole potenti e insieme delicate, inventando parole con cui immaginare un mondo nuovo, catturando significati invisibili al primo sguardo, cercando dentro di sé parole speciali, le più belle mai pensate, solo per la gioia di donarle agli altri”.
“E i libri sono usciti anche fuori dalla scuola, andando incontro alla bellezza dei luoghi più caratteristici del borgo, che si sono fatti teatro ideale per accogliere e custodire quelle parole che risuonavano nell’aria trasparente e frizzante di novembre. Alle letture sono seguite attività laboratoriali e di riflessione, dando vita a lavori preziosi che con la loro bellezza e potenza evocativa arricchiscono ora l’ingresso della scuola”.
Nel pomeriggio del 17, inoltre, i genitori degli alunni sono stati accolti nel grande atrio per condividere con i loro bambini l’esperienza magica della lettura, offrendo senza indugio la loro disponibilità a farsi voci narranti per tutto il plesso, ricreando così quei preziosi momenti di condivisione che la pandemia aveva bruscamente interrotto.
“La manifestazione è culminata nella giornata di venerdì che ha visto ospiti i nonni, da sempre custodi ideali di parole e di piccoli segreti; entrati silenziosi, con i loro libri stretti in mano, hanno arricchito la scuola dei loro racconti sussurrati al microfono con il loro cuore grande, un occhio al libro e uno -orgoglioso e commosso – al nipotino che tenevano stretto al fianco, come per darsi coraggio. Una settimana intensa ma gratificante, che ha risvegliato in adulti e bambini il piacere della lettura ad alta voce, unendo tre generazioni con un filo fatto di parole, invisibile ma potentissimo, accompagnando ciascuno in viaggi meravigliosi attraverso terre lontane e mondi sconosciuti”.
“É stata un’emozione unica e indescrivibile vedere quanta passione hanno messo i bambini nel prepararsi e nel voler leggere a tutti i costi anche solo poche righe davanti a tutti” – ha scritto una mamma – ringraziando “gli insegnanti, punti di riferimento” e sottolineando il valore dell’iniziativa come “esperienza di crescita”.