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Sabbetta e Giuanne Lu Fregne: Il Pretuziano arriva in libreria

Un libro che narra l’esilarante storia di Sabbetta II di Scorrano e di come sia diventata la sovrana più amata d’Abruzzo.

Questo e molto altro è “Sabbetta Commara d’Abruzzo”, di Marino Cardelli, il Pretuziano, e Cristiano Catalini, insieme all’illustratore Mattia Pompei.

Un viaggio tra porchettari, liva ‘ndossa e pizzadogge che ripercorre le tappe dei doppiaggi più celebri del Pretuziano e svela i dietro le quinte della vita della commara Sabbetta. Le spettacolari illustrazioni di Mattia Pompei e le sfumature dialettali spiegate da Cristiano Catalini sono il mezzo per riportare in vita “Sabbetta nostra, commara d’Abruzzo”.

Marino Cardelli, l’ormai celebre Pretuziano, è un archeologo abruzzese fuori sede in Inghilterra. Con la sua ironia semplice ma pungente ha conquistato la simpatia del pubblico abruzzese sul web, attraverso i doppiaggi parodici della Regina Elisabetta e della Famiglia Reale inglese.

Cristiano Catalini ha pubblicato con diversi editori sia come illustratore che come autore e pubblicista, mentre Mattia Pompei è un tatutore, illustratore, pittore, vignettista e musicista teramano.

A firma di Marino Cardelli e Cristiano Catalini, anche “La Legge di Giuanne Lu Fregne: i grandi classici del pensiero agricolo abruzzese”: molto prima che Ed Murphy proclamasse la sua celebre legge, in terra d’Abruzzo spopolavano aforismi e massime che sintetizzavano perfettamente quanto l’arte del campare fosse un’arte a perdere. Non c’è verso di far andare le cose come vorremmo e, per quanto ci si sforzi, continueremo a prendere bastonate sui denti. Il più celebre esponente di questa corrente di pensiero è stato Giovanni Maria Di Bartolomeo alias Giuanne Lu Fregne: economista, politologo, antropologo, campione di briscola e discreto giocatore di bocce, con la sua celebre legge ha ispirato generazioni di studiosi e non, e ci ha insegnato che non è tanto importante la meta che vogliamo raggiungere quanto la certezza che durante il viaggio si appiccerà la spia dell’olio, sicuramente foreremo almeno un paio di volte e che per quanto ci ingegneremo a trovare delle soluzioni ai problemi che si presenteranno, ogni soluzione porterà nuovi problemi ai quali non avevamo pensato.

Insomma, per ridere ma non solo.