Teramo. Oggi, lunedì 22 giugno, ATSC – Agenti Teramo Senza Confini – e Università di Teramo hanno firmato il nuovo accordo quadro per il corso di Laurea Magistrale in Comunicazione per la gestione delle organizzazioni, percorso formativo pensato in continuità con il corso di laurea triennale in “comunicazione per l’azienda e il commercio”.
«Quello di oggi è un atto preliminare, già approvato all’unanimità dal Consiglio di Facoltà e in attesa di essere presentato al Senato Accademico, firmato e voluto dal Magnifico Rettore dell’Università di Teramo Professor Dino Mastrocola e dal Presidente ATSC Dottor Franco Damiani – ha commentato il Preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione Professor Christian Corsi.
«Per quanto riguarda il mio Rettorato posso garantire che esso sarà uno degli assi portanti di questo progetto, ma sono sicuro che la collaborazione tra Università di Teramo e ATSC andrà ben oltre il mio mandato – ha commentato il Magnifico Rettore Professor Dino Mastrocola -. Questo percorso formativo rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione e anche la dimostrazione di come l’università sia in grado di essere elastica e di saper curvare la propria offerta in base alle esigenze specifiche di una categoria».
Il curriculum “comunicazione per la gestione delle organizzazioni” è un percorso formativo realizzato in partenariato tra ATSC e UniTe che, oltre a rappresentare il naturale proseguimento del corso di laurea triennale in “comunicazione per l’azienda e il commercio”, è anche indicato per tutti quegli agenti di commercio e in attività finanziaria già laureati, intenzionati ad un percorso di studi specialistico inerente la propria attività lavorativa.
«Quando siamo partiti, nel 2013, non avrei mai pensato di arrivare a sottoscrivere un accordo per la laurea magistrale – ha concluso il Presidente di ATSC, Dottor Franco Damiani -. Ringrazio tutti i docenti per l’impegno che hanno messo nelle lezioni frontali, punto di forza di questo percorso formativo. La lezione frontale è, infatti, un momento di partecipazione e confronto anche tra colleghi, che unisce e forma al di là delle mere nozioni. Purtroppo, però, viviamo in un paese che non investe nella formazione. Il nostro stesso ente Enasarco, dopo tre anni di condivisione del progetto formativo, ha tagliato per il 2020 i fondi per la formazione a favore di altre forme assistenziali. Ci auguriamo che la Fondazione torni presto a investire sul progetto, poiché il futuro è nella formazione e, anche in questo duro periodo, i nostri agenti iscritti hanno dimostrato di sapersi rinnovare, mantenendo le relazioni con la clientela e rimanendo in prima linea per ripartire e contribuire alla ripresa dell’economia italiana».