Festival di Storia dell’Arte: a Castelli arriva Sgarbi nell’anniversario del terremoto

“E’ una grande soddisfazione dopo tutte le difficoltà che abbiamo vissuto in questo ultimo anno con terremoti e nevicate riuscire a organizzare questo evento unico nel panorama nazionale che rappresenta un contenitore artistico – culturale e una rinascita, insieme a tutte le iniziative dell’agosto castellano, per il nostro borgo”.

 

 

Così Rinaldo Seca, giovane sindaco di Castelli, comune famoso il tutto il mondo per l’arte della ceramica vecchia di quattro secoli, sulla quinta edizione del “Festival della Storia dell’Arte” che si aprirà domani e che vedrà come padrino d’eccezione il critico d’arte Vittorio Sgarbi. In questa edizione si celebrano i 400 anni del soffitto a tavelle di ceramica di San Donato, definita dallo scrittore Carlo Levi la “Cappella Sistina” della maiolica.

 

 

L’inaugurazione dell’evento che andrà avanti fino al primo settembre, coincide con il primo anniversario del terremoto che dal 24 agosto scorso ha sconvolto il centro Italia, tra cui l’Abruzzo e castelli, dove sono ancora chiari i segni del sisma che ha paralizzato l’economia e seminato paura tra i circa 1200 abitanti. Il comune montano punta sulla ceramica, presente nei più importanti musei del mondo, per vincere la paura e per il rilancio sociale ed economico: delle 47 botteghe artigiane, una quindicina sono ancora ferme per i danni causati dal sisma.

 

 

Non a caso, oltre Festival della storia dell’arte, in questo periodo a Castelli ci sono altre quattro importanti mostre: “I Cascella e la ceramica in Abruzzo del primo Novecento” nel Museo delle ceramiche , “La tradizione del futuro – I 110 anni della scuola d’arte di Castelli” nel Liceo artistico statale per il design “Grue” in contrada Convento, la “Personale Nino e Giantommaso di Simone 3.0” nel centro storico del borgo e “Roberto Bentini e la poesia della materia”, nei locali dei ceramisti De Fabritiis in via Grue, ed è possibile visitare le botteghe dei ceramisti, la mostra-mercato, l’esposizione-vendita di ceramica e la cappella di San Donato.

 

 

   “Si tratta di un evento unico e singolare nel panorama italiano dedicato alla storia dell’arte che raduna appassionati da tutto il mondo con contributi autorevoli di personalità del settore e della cultura – continua il sindaco -. Nove giornate nelle quali il borgo, fortemente segnato dagli eventi sismici dell’aprile 2009 e poi ancora un anno fa, dell’ottobre 2106 e gennaio 2017, si avvia ad una nuova rinascita partendo proprio dal centro storico, la parte più colpita dal sisma che è stata riaperta grazie ai lavori di messa in sicurezza e restituita ai suoi cittadini e alla vocazione artistica che da sempre contraddistingue la tradizione castellana.

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