Teramo. E’ il primo film che parla la lingua romanì ed è stato girato fra le vallate del Vomano da una giovane teramana al suo esordio in veste di regista. Si chiama “I viaggiatori della luna” ed l’atteso cortometraggio che sarà proiettato sabato, in anteprima nazionale, alle ore 17, nella Sala Polifunzionale della Provincia.
Scritto e diretto da Mariangela Fasciocco, 29 anni di Castelnuovo Vomano, il lavoro è stato prodotto dall’associazione Officin Art in collaborazione con il Cineforum di Teramo, la FederArte Rom, la Federazione Rom e Sinti.
E i successi sono già dietro l’angolo: il cortometraggio, infatti, è in concorso al premio David di Donatello 2012, è stato selezionato da Ettore Scola per il Bif&st 2012 ed è tra i finalisti al Capua Cine Festival 2012 e al Sarno Film Festival.
“Parla di noi, del nostro territorio, della nostra storia” ha commentato il presidente Valter Catarra “che è ricca di episodi di integrazione e di contaminazioni con il popolo Rom, con tutte le dinamiche, a volte anche conflittuali che questo comporta. Un lavoro che affronta con un linguaggio poetico una tematica molto sentita. I primi significativi successi che il cortometraggio sta raccogliendo ci riempie di orgoglio perché è stato realizzato da giovani talenti teramani e perchè, cosa che non guasta, promuoverà la nostra provincia”.
“I viaggiatori della luna” è la storia di una famiglia di giostrai rom abruzzesi a cui tocca allestire un parco di divertimenti; durante la loro permanenza, tra problemi burocratici e di adattamento, scopriranno la solidarietà di un anziano del luogo che stranamente conosce la loro lingua. Protagonisti della storia un anziano signore e un bambino interpretati rispettivamente da Beppe Chierici e David Di Sabatino.
“E’ stato emozionante assistere alla realizzazione di questo progetto” ha aggiunto il sindaco di Castellalto Vincenco Di Marco. “Sin dall’inizio abbiamo voluto essere il comune dei giovani e Mariangela è una giovane e talentuosa concittadina: proprio in questo momento di crisi le istituzioni devono stare a fianco dei giovani perché abbiamo bisogno di creatività, arte e cultura”.
“Il corto” spiega Fasciocco “affronta la tematica delle minoranze etniche in Abruzzo e punta all’universalità. E’ una storia tipicamente abruzzese, nella quale due vite si incontrano e scoprono di non essere poi così tanto diverse tra loro”.