C’è anche l’Ateneo teramano nel gruppo di ricerca internazionale che ha ricevuto dalla Commissione Europea un finanziamento di circa 300 mila euro per affrontare uno studio sulla precarietà del lavoro. Con il coordinamento di Marcello Pedaci, ricercatore in Sociologia dei processi economici e del lavoro della Facoltà di Scienze della Comunicazione e il coinvolgimento di Rossella Di Federico, ricercatrice dello stesso ambito disciplinare, il progetto, dal titolo Bargaining and Social Dialogue at the Public Sector (BARSOP), durerà due anni e approfondirà le strategie e le iniziative di sindacati e associazioni di imprese per contrastare il fenomeno della precarietà del lavoro in alcuni ambiti della Pubblica Amministrazione.
Oltre all’Università di Teramo, il partenariato include anche le Università di Amsterdam, Barcellona, Copenaghen e Leicester, la Fondazione Hans-Böckler della Confederazione tedesca dei sindacati e il Central European Labour Studies Institute di Bratislava. Si tratta di un gruppo di ricerca che da anni collabora sul tema dei diritti sociali e della qualità del lavoro e che ha già ottenuto finanziamenti dalla Commissione Europea.
“Nell’ambito del progetto”, ha spiegato Marcello Pedaci, “con il concetto di precarietà si intende un’occupazione caratterizzata da più debolezze o aspetti problematici: basse retribuzioni, insicurezza, scarse possibilità di accesso alle protezioni sociali, ecc. Particolare attenzione sarà data alle situazioni di precarietà tra i lavoratori con rapporti di impiego non-standard. Le attività progettuali includono studi approfonditi nei sette Paesi coinvolti e un’analisi comparativa a livello europeo. L’obiettivo non è solo descrivere le iniziative degli attori sociali, ma comprenderne i risultati, il contesto di condizioni che le ha agevolate o che, al contrario, ne ha ostacolato l’estensione, il consolidamento”.