Ottimi riscontri ha fatto registrareil convegno “Il contributo delle scienze alle indagini forensi” che si è tenuto all’Auditorium dell’I.T.T. “Alessandrini” di Teramo.
Dalla conclusione del lungo iter processuale del d elitto di Garlasco al caso emblematico del delitto dell’Olgiata, a Roma, per il quale a distanza di quasi venti anni dall’evento, grazie alle prove fornite dall’esame del DNA nel 2011 è stato possibile identificare il responsabile dell’assassinio della contessa Alberica Filo della Torre, dal delitto di Cogne sino alle recenti conclusioni cui sono pervenute le indagini sull’omicidio Gambirasio, attraverso un itinerario che ha toccato molti importanti casi giudiziari del recente passato il Generale Luciano Garofano, biologo, docente universitario, già Comandante del R.I.S. (Reparto Investigazioni Scientifiche) dei Carabinieri di Parma, Presidente dell’Accademia Italiana di Scienze Forensi, noto per le sue numerose pubblicazioni e per la partecipazione a programmi televisivi, ha illustrato magistralmente il ruolo sempre più determinante che le prove scientifiche, scaturite dalle più moderne metodologie d’indagine possono assumere ai fini della risoluzione dei casi giudiziari.
Di fronte ad una numerosa ed attentissima platea di studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Alessandrini-Marino-Forti” convenuti per l’occasione in orario pomeridiano, il generale Garofano si è soffermato sulle metodologie più innovative utilizzate nelle indagini investigative, mostrando, con il supporto di un ricco repertorio iconografico, le moltissime informazioni che le moderne indagini scientifiche possono mettere in luce tramite l’esame meticoloso della scena di un crimine. Il dottor Giovanni Cirillo, magistrato del Tribunale di Teramo, si è soffermato sul ruolo che hanno avuto le indagini sul DNA nell’ambito del caso Parolisi, evento giudiziario di rilievo nazionale verificatosi nel nostro territorio, contraddistintosi come una delle pagine più coinvolgenti della recente cronaca giudiziaria italiana.
Nel suo ampio e dettagliato intervento il magistrato ha fornito una precisa ricostruzione degli scenari che hanno condotto all’impostazione del teorema accusatorio, soffermandosi sul rilevante contributo fornito alle indagini dalle analisi biologiche e dallo studio delle localizzazioni geografiche dei telefoni cellulari. La scrittrice Manuela Costantini, vincitrice, con il romanzo “Le immagini rubate”, del premio “Alberto Tedeschi” 2014, nell’ambito del 7° Premio letterario nazionale “Grado Giallo”, è intervenuta sul rapporto tra la realtà del crimine e la costruzione del romanzo giallo, rapporto che in molti casi si è rivelato molto stretto. All’appuntamento sono intervenuti il Colonnello Pier Vittorio Romano, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Teramo, il Luogotenente Natale Ruggieri della Guardia di Finanza e la dott.ssa Amelia Gattone Rubicini Presidente del Soroptimist Club di Teramo. Grande la soddisfazione del Dirigente Scolastico Dirigente Scolastico dell’Istituto di Istruzione Superiore “Alessandrini-Marino-Forti” di Teramo, prof.ssa Stefania Nardini che ha fortemente voluto l’iniziativa e notevole l’interesse per tutti i punti affrontati durante il convegno da parte agli studenti delle specializzazioni in Chimica, Materiali e Biotecnologie, Informatica e Telecomunicazioni e Costruzioni, Ambiente e Territorio, concretizzatosi in numerose domande rivolte ai relatori, incentrate anche sui possibili percorsi di formazione che possono consentire l’accesso al mondo affascinante dell’investigazione giudiziaria.