Pescara. Va a Nicola Giuseppe Smerilli il 65° Premio Michetti alla carriera.
Maestro della fotografia internazionalmente riconosciuto, testimone attento e sensibile della contemporaneità, docente in diverse accademie, autore di numerose pubblicazioni, l’artista abruzzese-molisano ha tenuto mostre e seminari in molte sedi prestigiose, in Italia e soprattutto all’estero: Parigi, Bruxelles, Budapest, Vienna, Il Cairo, L’Avana.
“Attraverso l’immagine”, si legge in una nota della giuria del Michetti, “strumento e fine della ricerca di una interiorità che il convulso mondo contemporaneo tende ad occultare, grazie anche una straordinaria capacità tecnica, Smerilli ha saputo ridisegnare un mondo che dall’indispensabile passato ci proietta senza infingimenti verso il futuro”.
Il prestigioso riconoscimento del Michetti, il più antico premio artistico italiano, decretato da una giuria presieduta da Roberto Grossi, e composta da Franco Marrocco, Lucia Arbace, Grazia De Cesare, Vincenzo Centorame e Antonio D’Argento (segretario generale), viene assegnato a Smerilli, (nella foto con la curatrice dell’edizione 2014 del Premio, Tiziana D’Acchille), per l’opera Cechi d’acqua 1, “a coronamento di una lunga carriera, ma allo stesso tempo in un momento di grande fervore creativo che non mancherà di portarlo ad ulteriori importanti traguardi”.