Pescara. L’Abruzzo è una terra piena di alberi monumentali, di età secolare, che rappresentano un importante patrimonio naturale e culturale della regione.
A questo proposito, il Fai Pescara, in collaborazione col Co.Na.Al.Pa. (Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggi) Onlus, ha organizzato la conferenza ‘Alberi monumentali-tutela, valorizzazione e legislazione’, svoltasi lo scorso 14 marzo presso il Museo Cascella.
L’esperto paesaggista Alberto Colazilli, presidente del Co.Na.Al.Pa, oltre ad aver illustrato caratteristiche, miti e leggende legate agli alberi secolari, ha fatto notare come la loro valorizzazione possa dare impulso alla promozione turistica della regione.
Come è stato per l’ulivo più antico di Abruzzo, appartenente all’Abbazia di San Giovanni in Venere, di Fossacesia. L’ulivo, che si è essiccato dopo ben 1700 anni, era un vero e proprio pezzo di storia, celebrato da D’Annunzio e dichiarato monumento nazionale nel 1871.
“L’albero monumentale può diventare testimonial d’eccezione di un territorio. I peggiori nemici degli alberi monumentali sono i cattivi interventi di potatura e la cementificazione del territorio. Per colpa di queste cattive pratiche di gestione del territorio e del verde pubblico e privato, rischiamo di perdere molti esemplari di pregio” ha affermato Colazilli.