Santo Stefano di Sessanio. Dopo il sisma che ha colpito l’Abruzzo nel 2009, torna a risorgere la Torre Medicea di Santo Stefano di Sessanio.
Un monumento simbolo del territorio del cratere aquilano, edificato proprio al centro di questo suggestivo borgo, noto per la realizzazione dell’ albergo diffuso e situato nel cuore del parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Nella giornata di ieri la posa della prima pietra con la cerimonia ufficiale.
“Un segno di speranza, una rinascita, per permettere al borgo e al territorio – ha detto il giovane sindaco di 32 anni, Fabio Santavicca – di riappropriarsi del simbolo della sua Torre che vogliamo continui ad affascinare con la sua semplicità”. Per vedere la ‘nuova’ Torre ci vorrà poco più di un anno di lavori che costeranno quasi un milione di euro. La Torre, che nella sua forma finale risale al 1500, fu quasi completamente distrutta dal sisma del 2009. Un’impalcatura riproduce tuttora la sua fisionomia restituendo l’originale skyline.
Per ricostruire la Torre Medicea verrà utilizzata la gran parte delle pietre recuperate dopo il crollo e tutte conservate e catalogate. La Torre è a pianta circolare con un diametro interno di 3,89 metri. Il suo sviluppo verticale prima del sisma raggiungeva i 20 metri ed era accessibile al pubblico fino alla sommità da dove si poteva ammirare tutto il paesaggio a 360 gradi. Sono trascorsi otto anni dal sisma ma “ora – ha detto il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini – possiamo dire che facciamo in tempo. Era ed è un simbolo che merita di essere ricostruito”.
Per il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, si tratta di una “realizzazione che rappresenta un faro nel tempo”. Presenti alla cerimonia il coordinatore della struttura di missione per i territori colpiti dal sisma 2009 Giampiero Marchesi, Gianni Letta, il coordinatore dei sindaci del cratere Francesco di Paolo, il responsabile dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dei comuni del cratere Paolo Esposito, sotto cui ricade la competenza di Santo Stefano, l’ing.Bruno Gori della struttura tecnica, la senatrice Stefania Pezzopane, il presidente emerito del Senato Franco Marini, il presidente del parco Tommaso Navarra.