L’Aquila. “Nei giovanissimi redattori di Sfollati News e degli altri giovani che hanno proseguito sul solco da loro tracciato, il Premio Polidoro ha voluto identificare i giornalisti italiani e gli inviati da tutti i Paesi del mondo che, con i loro servizi e le loro testimonianze, hanno sollecitato e reso possibile la straordinaria solidarietà delle persone di tutti continenti verso la popolazione terremotata dell’Aquila e dell’aquilano”.
Questo uno stralcio della motivazione con cui è stato assegnato per il 2009 il premio giornalistico “Guido Polidoro” a Pierpaolo Scarsella, Claudia Antonini e Naomi Pezzuti, tre giovanissimi redattori di “Sfollati news”, un foglio quindicinale indipendente di Villa Sant’Angelo, nato subito dopo il terremoto, per opera di un gruppo di ragazzi, guidati dagli insegnanti volontari, da alcuni operatori culturali e da un giornalista. Un’edizione speciale per via del terremoto quella del 2009, come ha ricordato il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo, Stefano Pallotta. Non è stato preparato un bando, come negli anni precedenti, ma per unanime decisione dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo, della Provincia dell’Aquila e della Carispaq si è deciso di assegnare il riconoscimento ai giovanissimi redattori. Ai tre ragazzi il Presidente della Carispaq, Antonio Battaglia, ha rivolto l’augurio di essere sempre “paladini della verità” nei loro articoli, mentre la Presidente Pezzopane ha ricordato di essere stata intervista proprio dai tre giovanissimi cronisti nei primi giorni dopo il terremoto.
A consegnare il premio, nel corso della manifestazione che si è tenuta questa mattina presso l’auditorium Sericchi della Carispaq, nel complesso Strinella 88, un emozionato Bruno Vespa, che ha ricordato i suoi esordi giornalisti con i primi articoli scritti su “Il Tempo” a 16 anni.
“Avevo più o meno la vostra età – ha commentato Vespa rivolgendosi ai vincitori – Il nostro mestiere è fatto di alti e di bassi. Voi avete tutto il tempo per fare esperienza, la famosa gavetta, e di comprendere a pieno se davvero amate questa professione, nelle sue mille sfaccettature”. Soffermandosi poi sul terremoto e sulla ricostruzione dell’Aquila, Vespa ha aggiunto di essere d’accordo sulla necessità di avere una “vision” per L’Aquila: “Bisogna partire con le idee ben chiare sul tipo di città che vogliamo ricostruire e che vogliamo consegnare ai nostri figli”.
Nel corso della cerimonia è intervenuta anche la signora Luigia Polidoro, che ha lanciato l’idea di dare vita ad una Fondazione o un’associazione culturale in memoria di Guido Polidoro, di cui ricorre quest’anno il decennale della scomparsa. “Per la prossime edizione l’idea è riprendere alcuni articoli scritti da Guido su temi, oggetto negli anni passati del Premio e alcuni pezzi scritti in occasione di altri terremoti”.