Chieti. Una serata dove musica e arte si incontrano per parlare di povertà e sostenere uno dei progetti più belli del nostro territorio: la Capanna di Betlemme di Chieti, casa di accoglienza dove ogni giorno senzatetto, stranieri in difficoltà e donne vittime di tratta trovano riparo e conforto.
La Capanna di Betlemme di Chieti oltre ad essere una casa di accoglienza e speranza per decine di persone, è anche uno spazio creativo e luogo di ritrovo per artisti di ogni genere accomunati dalla voglia di raccontare e raccontarsi.
Domenica 15 aprile, a partire dalle ore 18, saranno proprio questi artisti ad animare la serata di beneficenza presso il locale Primo Tazze & Stozze, in via Fratelli Pomilio 3/5, a Chieti Scalo.
Un evento unico che riunisce arte, musica e lettura. Alle tele dei maestri Luciano Gasbarri, celebre allievo di De Chirico, Carlo Di Camillo, e alle opere dell’artigiano Salvatore Capozzoli, si uniranno le note di Federico Bruno, chitarrista del cantautore inglese Nick Mulvey, accompagnato dalla band Torricellis. Spazio anche per le letture di racconti ad opera di ospiti e volontari.
Nel corso della serata sarà possibile informarsi sulle attività della Capanna e contribuire con una donazione direttamente presso il banchetto allestito all’interno del locale. In ogni caso, lo staff di Primo sarà felice di stuzzicare fantasia e palati con il colorato menù fatto di prodotti locali e cocktail esotici. Come tutto, il bene riesce meglio a pancia piena. Per maggiori info: 3351696770; 3477594015
Questo il programma dettagliato: Ore 18 – Realizzazione di opere da parte di Luciano Gasbarri, Carlo Di Camillo, Salvatore Capozzoli; Ore 20 – Live music con Federico Bruno ft. Torricellis , reading e storie di strada; Visual – Cortometraggi di Stefano d’Ettorre
Cos’è la Capanna di Betlemme? Fedele al mandato di Don Oreste Benzi, fondatore dell’Associazione Papa Giovanni XXIII, “quando i poveri non vengono a cercarci, dobbiamo andare noi a cercarli”, la Comunità incontra i poveri nelle stazioni, sotto i ponti, sulle panchine nei parchi, nelle case abbandonate e ovunque essi si rifugino alla ricerca di un posto sicuro per la notte. Nel 1987 venne aperta a Rimini la prima “Capanna di Betlemme”, una realtà di pronta accoglienza serale e notturna per senza dimora. Qui gli “invisibili” non trovano solo un tetto sulla testa e un letto dove dormire, ma soprattutto il calore di una famiglia, attraverso momenti importanti di condivisione come la cena e il dialogo, che lentamente permettono di instaurare relazioni significative. Oltre a senza-tetto e persone con disabilità, vengono ospitate ogni giorno numerose donne vittime di tratta, che hanno sofferto la schiavitù della prostituzione. Insieme, si costruisce una comunità variopinta accomunata dalla volontà di ricostruire il proprio percorso di vita.