Chieti. A Palazzo De Mayo a Chieti sono stati presentati due eventi: si tratta de “Il gran fuoco di Aligi Sassu” e “Un Mosaico per Tonrareccio”.
Pittura, scultura e ora anche ceramica. Chi vuole conoscere l’intero itinerario artistico del grande maestro sardo-milanese trova in Atessa il luogo ideale e imprescindibile: il Museo Aligi Sassu gestito dalla Fondazione MuseAte nella splendida cornice di Palazzo Ferri, dove già dal 2010 sono esposte duecentodieci tra dipinti e sculture, donate da Alfredo Paglione, mecenate e cognato di Sassu. Dal prossimo 17 luglio, in occasione della chiusura dei festeggiamenti nazionali per i cento anni della nascita dell’artista (Milano, 1912 – Pollença, 2000), l’esposizione di Palazzo Ferri si arricchirà di altri sessanta pezzi grazie alla mostra “Il gran fuoco di Aligi Sassu – 60 ceramiche e sculture dal 1939 al 1989 – Una selezione di opere dal Museo Sassu di Castelli”, a cura di Adele Cicchitti, Anna Pia Apilongo e Anna D’Intino: straordinarie ceramiche e sculture realizzate dal Maestro nel periodo che va dal 1939 al 1989. L’inaugurazione della mostra è fissata per le ore 18.00. Dopo la presentazione e gli interventi, è previsto anche un momento musicale con il Brass Ensemble “A. Di Iorio”. Le opere provengono dal Museo delle Ceramiche di Castelli, in provincia di Teramo, e fanno parte di una più ampia donazione fatta nel 2008 da Alfredo Paglione alla patria delle maioliche, consistente in duecento tra ceramiche e sculture esposte presso il museo castellano fino al 2009 e poi, a causa del terremoto, non più fruibili. La mostra rimarrà in esposizione ad Atessa fino al termine del restauro del Museo delle Ceramiche di Castelli, che tornerà ad essere la loro sede naturale. L’importante evento culturale nasce dalla collaborazione tra la Fondazione MuseAte, i Comuni di Atessa e Castelli e il Museo delle Ceramiche di Castelli, e con il sostegno dell’Assessorato alle Politiche culturali della Regione Abruzzo, della Banca di Credito Cooperativo Sangro Teatina di Atessa e Valagro, e di partner quali Crocevia Fondazione Alfredo e Teresita Paglione. La mostra è composta da piatti di grande dimensione con soggetti diversi, tra i quali i cavalli che costituiscono il motivo dominante della produzione ceramica di Sassu. Ci saranno piatti di grande formato, una selezione di un servizio da tavola a colori, sempre sul tema dei cavalli, alcuni multipli e pregevoli sculture in terracotta, maiolica, bronzo, argento. Le opere sono state realizzate dal maestro ad Albissola, in provincia di Savona, dove Sassu, con altri grandi artisti come Lucio Fontana, Agenore Fabbri e Tullio Mazzotti, ha contribuito al rinnovamento della ceramica ligure.
“Il 17 è una data simbolica – ha spiegato Adele Cicchitti della Fondazione Museate e curatrice della mostra Il gran fuoco di Aligi Sassu – perché è la data di nascita e di morte di Sassu. Ringrazio tutti quelli che hanno collaborato per la riuscita di questa iniziativa. Ad Atessa verranno esposte 70 opere. C’erano delle ceramiche che erano custodite in dei cassoni, quindi questa mostra servirà per riportarle alla luce. C’è un interesse a livello creativo di Sassu che si manifesta nella ceramica e nella pittura. Il colore è l’elemento costitutivo di questa attività. La mostra è stata curata da Musearte”.
“Quest’anno verranno persone pure dall’Ucraina – ha rimarcato Alfredo Paglione, mecenate ed ideatore delle due manifestazioni – il centenario di Sassu è stato celebrato in tutte le maniere: è stata fatta una mostra in Liguria dove è stata celebrata una stagione magica, io allora avevo 22 anni e incontrai dei personaggi mitici come Picasso e Fontana. Sassu ideò una passeggiata per gli artisti con dei mosaici in ceramica. Nel mio cuore è sempre rimasta la passione per il mosaico e per la ceramica. Sassu è considerato il più grande illustratore del suo tempo, aveva illustrato l’Alcyone. L’anno scorso abbiamo fatto una mostra di grande rilievo che attesta l’importanza di questo artista e di questa ricorrenza. Ringrazio Giulio Borrelli con il quale spero si possa continuare un rapporto di alta cultura. A me interessa appassionare i giovani a questa iniziativa. Dietro le grandi imprese ci sono sempre dei sogni”.
Quindi torna Un Mosaico per Tornareccio, la rassegna d’arte ideata dal gallerista e mecenate Alfredo Paglione, e promossa dall’associazione Amici del Mosaico Artistico di Tornareccio, grazie alla quale, dal 2006, il piccolo borgo in provincia di Chieti è progressivamente diventato uno straordinario museo a cielo aperto, fatto di mosaici installati sulle facciate delle case. La cerimonia inaugurale dell’ottava edizione, curata dal critico d’arte Carlo Fabrizio Carli, si svolgerà sabato 20 luglio 2013 alle ore 17.30 presso la sala “Remo Gaspari”, in via don Bosco a Tornareccio, dove saranno esposti i ventisette nuovi bozzetti inediti realizzati da artisti di fama internazionale selezionati dal curatore: Rosetta Acerbi, Giovanni Arcangeli, Costantino Baldino, Enrico Benaglia, Carlo Bertocci, Massimo Campi, Lucilla Candeloro, Lea Contestabile, Gregory Di Carlo, Alfio Giurato, Enrico Lombardi, Stefania Mileto, Renata Minuto, Cesare Mirabella, Alessandro Papari, Francesco Parisi, Paolo Porelli, Antonio Possenti, Mauro Reggio, Maurizio Romani, Tito Rossini, Giorgio Scalco, Giovanni Soccol, Claudio Spoletini, Ernesto Terlizzi, Francesca Tulli, Fernando Zucchi. Come sempre, saranno due giurie, quella popolare composta da tutti i visitatori della mostra dei bozzetti e quella degli esperti, a scegliere, con un voto che può essere espresso tramite apposita scheda dal 20 luglio al 28 agosto, i bozzetti da trasformare in mosaici nel 2014, il cui numero dipenderà dagli sponsor che sceglieranno di sostenere la realizzazione. Sempre il 20 luglio saranno inaugurati i sei nuovi mosaici realizzati quest’anno, che raffigurano altrettanti bozzetti in concorso nel 2012: si tratta di quelli di Stefano Di Stasio (vincitore edizione 2012), Mauro Di Silvestre, Paola Babini, Pablo Echaurren, Claudio Palmieri e Luca Vernizzi. Con queste nuove opere, diventano sessantatré i mosaici visibili in tutto il paese, 365 giorni l’anno. Inoltre, sarà anche inaugurata la mostra personale di Stefano Di Stasio, l’artista che nel 2012 ha ottenuto il maggior numero di consensi, che rimarrà in esposizione fino al 31 agosto, giorno in cui è prevista la cerimonia conclusiva dell’ottava edizione di Un Mosaico per Tornareccio, con la proclamazione dell’artista più votato nel 2013. Infine, nel corso della cerimonia sarà consegnato l’attestato ai partecipanti del corso base della Scuola di Mosaico, che si svolge nella settimana che va dal 15 al 19 luglio presso il Polo Museale in via dei Caduti a Tornareccio. Giunta alla seconda edizione, la Scuola è tenuta da Marco Santi, del Gruppo Mosaicisti di Ravenna, che sin dalla prima edizione realizza tutti i mosaici esposti nel museo a cielo aperto. Il corso avanzato di mosaico si svolgerà, invece, dal 26 al 30 agosto, sempre presso il Polo Museale. Promossa dall’associazione Amici del Mosaico Artistico di Tornareccio, la rassegna conta sul sostegno di Regione Abruzzo Assessorato alle Politiche Culturali, Comune di Tornareccio, Fondazione Carichieti, Banca di Credito Cooperativo Sangro Teatina, e gode del patrocinio di Università “d’Annunzio” Chieti-Pescara, Crocevia Fondazione Alfredo e Teresita Paglione, e associazione Le Città del Miele. I mosaici dell’edizione 2012 sono stati finanziati da: Comune di Tornareccio, Gruppo Mosaicisti di Ravenna, Alfredo Paglione, Banca di Credito Cooperativo Sangro Teatina di Atessa, Famiglia Greco e dai parenti e amici di Maria Tentella Tiracchia, Fondazione Carichieti. Ai sessantatré mosaici visitabili in paese, va aggiunto quello donato al Comune di Poggio Picenze nel 2010, come segno di solidarietà e amicizia per la popolazione colpita dal sisma.
“Un Mosaico per Tonareccio – ha detto la coordinatrice Elsa Betti – è diventata una consuetudine. I bozzetti verranno esposti per un mese ed i più belli verranno trasformati in mosaico. I mosaici potranno essere visitati in tutti gli orari. Quest’anno il curatore dell’evento è Carlo Fabrizio Carli, personaggio molto importante. Abbiamo 27 nuovi bozzetti, noi ogni anno presentiamo mediamente 25-27 nuove opere e nuovi artisti. Abbiamo anche una mostra personale di Stefano Di Stasio con 6 opere. Un’altra conquista molto importante per noi è che abbiamo ottenuto dei corsi di mosaico. Questo era il sogno di Alfredo Paglione che ha ideato questa manifestazione. Quest’ottava edizione per noi è di grnadissimo successo perché siamo riusciti ad organizzare un qualcosa di molto importante”.
Francesco Rapino