Chieti. “Ci sono diversi elementi che fanno del teatro Marrucino un teatro d’èlite. Vogliamo che il connubio tra il teatro Marrucino e l’Orchestra Sinfonica sia vincente. C’è tanto bisogno di cultura, si può fare grande cultura anche con scarse risorse. Questo è un altro connubio ottimo che fa capire quanto la cultura in Abruzzo è viva”.
E’ quello che ha detto questa mattina Luigi De Fanis, assessore regionale alla Cultura alla presentazione della stagione lirica del teatro Marrucino di Chieti, stagione che partirà a maggio e si chiuderà alla fine dell’anno solare. Nell’occasione si è parlato anche dell’accordo stipulato tra il teatro e l’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese.
“Voglio sottolineare il percorso che questo teatro sta intraprendendo in questi 11 mesi in cui siamo in carica – ha rimarcato il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio – nei quali stiamo dando respiro a questo teatro. Un ulteriore elemento caratterizzante nella gestione del Marrucino è il territorio che oggi trova un grande risultato di sintesi con la presentazione della stagione lirica che è importante per noi anche a livello sentimentale. Io sono sempre più convinto che una regione come la nostra di 1 milione e 200 mila abitanti abbia molte eccellenze, ma si deve lavorare per metterle insieme. In questa stagione lirica si devono notare i titoli che sono importanti. Il nostro progetto sul teatro non solo merita attenzione, ma ha anche la condivisione della Regione”.
“Con l’accordo con l’Orchestra Sinfonica – ha continuato il senatore Fabrizio Di Stefano, delegato al teatro Marrucino – la politica culturale cambia radicalmente. Sotto il profilo culturale, l’Abruzzo ha da offrire molto, ma fino ad ora è stato caratterizzato da una politica isolazionista, però noi stiamo cambiando la rotta. E’ un programma molto ricco, nonostante le difficoltà economiche, fatto quindi con un grande sforzo e sacrificio economico. La cultura può essere anche un momento di crescita economica del territorio. A questo proposito faccio un ringraziamento particolare alla Carichieti. Purtroppo devo constatare che ancora una volta l’ateneo G. D’Annunzio è rimasto fuori”.
Le opere liriche che andranno di scena al Marrucino nel corso delle stagione sono le seguenti: “Tosca” (10, 13 e 15 maggio), “Le nozze di Figaro” (15 luglio, 16-17-18 e 20 novembre), poi ci sarà il “Ciclo di Beethoven 2011” (30 ottobre. 11-13 e 17 novembre e 18 dicembre), “Bastien und Bastienne” (11 luglio), “Il barbiere di Siviglia” (7-9 e 11 dicembre) e “Balletto Operaballet” (27 e 28 dicembre).
“C’è questa idea importante di far emergere la nostra regione – ha invece annotato il presidente della Provincia di Chieti Enrico Di Giuseppantonio – e di farla emergere in ogni luogo abbattendo tutti i muri campanilistici, così come aveva sottolineato il senatore Di Stefano. Questo penso che sia il teatro emblema di tutta la Provincia di Chieti. La Provincia è contenta perchè è l’alba di una stagione importante per la cultura abruzzese”.
“Vorrei ribadire l’interesse della Fondazione per il teatro Marrucino – ha infine concluso il presidente della Fondazione Carichieti, Mario Di Nisio – che noi sosteniamo da sempre. Continuiamo a finanziarlo anche se con un certo sforzo visto la situazione di crisi. Siamo impegnati su diversi settori come la scuola, l’università, la scienza, la medicina. Purtroppo non possiamo sostenere tutti perchè i fondi sono quelli che sono. La cultura l’abbiamo sempre sostenuta. Poi abbiamo sempre sostenuto la musica perchè costituisce un linguaggio universale. Noi non facciamo discorsi politici, siamo superpartes e finanziamo i progetti che riteniamo meritevoli”.
Francesco Rapino