Treglio. Due nuove opere sono state realizzate all’ingresso del Cimitero di Treglio, dal 15 al 20 maggio 2016, dall’artista veneziana Nadia Tagliapietra Ghezzo con la collaborazione delle allieve del suo corso: Antonella D’Addario, Carmen Contertese, Mariangela Fars, Gabriella Carlini, Gabriella Bianco e Paola Di Nunzio.
Il progetto artistico nasce dalla proposta dell’assessore alla Cultura del Comune di Treglio Bellisario Orlando di arricchire con affreschi l’ingresso del Cimitero, e dalla scelta del Sindaco Massimiliano Berghella che ha proposto all’artista Tagliapietra la realizzazione delle figure dei due santi protettori di Treglio: San Giorgio e la Madonna dell’Assunta.
I lavori sono stati coordinati e organizzati dalla collaudata struttura dell’Associazione Culturale “TREGLIO affresco” guidata dalla professoressa Antonella D’Addario, con l’assistenza delle sue valenti collaboratrici e collaboratori.
La maestra Nadia Tagliapietra ha rilasciato le seguenti descrizioni dei lavori realizzati: “SAN GIORGIO: è l’immagine di San Giorgio a cavallo nel momento in cui lancia la sua arma nella bocca del drago, liberando così la principessa. Le zampe del cavallo sono per aria, il mantello è svolazzante nella corsa, è il momento culminante della lotta, e San Giorgio dovrebbe essere drammatico e violento. Ma qui San Giorgio più che un guerriero, anche se ha l’armatura, è un santo. La sua espressione è buona, serena, rassicurante perché ho pensato che chi entra nel cimitero ha bisogno di serenità, umanità e non di una scena violenta. Gli stessi colori azzurro del cielo e giallo della luce attorno a San Giorgio, in contrasto con i toni scuri attorno al drago, contribuiscono a dare l’idea del bene che vince il male. Questo, almeno, auspichiamo ed auguriamo.”
“MADONNA ASSUNTA: domina l’immagine della Madonna assunta in cielo, ispirata alle icone bizantine, l’ho pensata benedicente che, mentre sale in cielo e abbandona la vita terrena, pensa al mondo e lo benedice, non lo lascia del tutto. Va verso l’alto dove c’è un triangolo che è simbolo della trinità, nella luce divina, nel mondo dell’aldilà, al quale vanno i pensieri di chi entra in cimitero. Accompagnano la Madonna nel suo ascendere al cielo, gli angeli musicanti ispirati al trecento toscano, oltre alla luce, la melodia verso il mondo superiore che aspetta tutti. In contrasto sta il mondo della nostra umanità, scuro, concepito come un insieme di elementi positivi e negativi racchiusi da linee sinuose non rigide; spesso non c’è distinzione netta tra il bene e il male, ma convivono. Nella parte alta, a sinistra, c’è il barcone dei profughi che stanno avvicinandosi agli scogli, il grosso problema attuale; un bosco o una foresta richiama il problema dell’ambiente, di vitale importanza per tutti noi, sentito anche a Treglio; la guerra con il suo carico di vittime, simbolo massimo del male. Più in basso a destra l’immagine della maternità, una delle gioie più grandi, ma non per tutti; l’abbraccio cioè l’amicizia, l’empatia, l’accoglienza, lo stare insieme; l’arte, la Venere simbolo di bellezza e armonia; il dubbioso che vede l’assunzione con perplessità ed incertezza; l’individualista che dà le spalle a tutto, chiuso nel suo egocentrismo; l’uomo forse d’altri tempi o anche di oggi, che vede e saluta la Madonna che sale ma ci guarda e benedice.”
La realizzazione delle opere ha dato l’occasione per il concretizzarsi di un vero e proprio corso per l’insegnamento della tecnica del graffito. Il graffito (bassorilievo colorato) è una derivazione dell’affresco e l’artista Nadia Tagliapietra ne ha fatto una sua personale e originale tecnica. Per la realizzazione del San Giorgio hanno lavorato tre corsiste; per la Madonna sei. La maestra Tagliapietra ha realizzato il cartone degli affreschi a misura reale (metri 2 x 2,30 San Giorgio, metri 2x 2,20 la Madonna), impostato il lavoro, provveduto al ritocco e alla spiegazione della tecnica, condividendo con le allieve un esperienza derivante da ventidue anni di attività artistica.
Le opere realizzate sono il frutto di un lavoro collettivo sereno, di grande collaborazione, una esperienza positiva, come hanno dichiarato le stesse allieve, già tutte operanti, a vario titolo, nel mondo dell’espressione artistica. La stesura degli strati di intonaco e dei lavori preparatori è stata curata da Mario Scaccia con la collaborazione di Maurizio di Ciano e dell’impresa edile Pizzi Roberto.