Chieti. Anche quest’anno ci saranno le grandi firme del giornalismo italiano a ricordare Antonio Russo, il cronista free lance di Radio Radicale assassinato a Tblisi, in Georgia, al quale dal 2002 è intitolato il Premio nazionale sul reportage di guerra. Quella di quest’anno, la nona, sarà un’edizione speciale perché cade nel decennale della morte del reporter assassinato il 16 ottobre 2000. Proprio nel ricordo di Antonio Russo, giornalista sempre in trincea, che ha pagato con la vita la sua cronaca coraggiosa e scomoda, la Fondazione Russo, voluta dalla signora Beatrice, madre di Antonio, premia gli inviati speciali nelle zone in cui si combatte. A selezionarli, una giuria composta dai più autorevoli giornalisti del panorama nazionale.
La cerimonia di consegna del Premio nazionale sul reportage di guerra Antonio Russo si terrà sabato 16 ottobre, alle 17.30, presso il Teatro Marrucino di Chieti. A presentare la serata il giornalista del Tg 1 Paolo Di Giannantonio. Sul palco, nello spazio musicale, anche Eugenio Bennato.
I vincitori dell’edizione di quest’anno: Filippo Landi, corrispondente Rai da Gerusalemme (sezione televisione); Barbara Gruden, inviata Giornale Radio Rai (sezione radio); Ziyah Gafic VII Network – Quest for Identity (published by De.MO 2010) (sezione fotografia); Romeo Fivoli, inviato Giornale Radio Rai (sezione operatore radio); Francesco Battistini, inviato del “Corriere della Sera” (sezione carta stampata); Osservatorio Balcani e Caucaso (sezione Internet), ritira il premio Luka Zanoni, direttore responsabile della testata on line (www.balcanicaucaso.org). Premio speciale alla carriera a Lorenzo Bianchi, inviato speciale de “Il Resto del Carlino”, “La Nazione” e “Il Giorno”; premio alla memoria a Toni Fontana, inviato de “L’Unità”.
A selezionare i reporter impegnati al fronte, una giuria composta, tra gli altri, dai giornalisti Aldo Forbice (Zapping – GR Radio 1), Guido Alferj (inviato speciale), Fausto Biloslavo (Il Giornale, il Foglio e Panorama), Toni Capuozzo (TG 5 – Canale 5), Gabriella Simoni (Studio Aperto – Italia 1), Francesca Sforza (La Stampa), Franco Pagetti (membro dell’agenzia VII), Roberto Marino (Il Centro). Tra i giurati, anche componenti della Fondazione Russo e rappresentanti degli enti sostenitori del Premio.
Il Premio giornalistico sul reportage di guerra Antonio Russo è stato istituito nel 2002 dalla Fondazione Russo allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul ruolo dell’informazione nei teatri di guerra e sulla tutela dei diritti umani nei territori colpiti dai conflitti bellici.
Il Premio è patrocinato e supportato dalla Regione Abruzzo, dalla Provincia di Chieti, dal Comune di Chieti e dalla Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti. E vanta la medaglia della Presidenza della Repubblica e il patrocinio della Presidenza della Camera dei Deputati e della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
La creazione orafa del Premio è firmata dall’orafo pescarese Italo Lupo: si tratta di una base in pietra della Majella, materiale simbolo dell’Abruzzo (terra di origine del fotoreporter), sulla cui sommità sono posti i volti delle madri di “Guernica” (dalle figure femminili del quadro di Picasso), realizzati in argento.