Il Natale è alle porte e l’impazienza per il cenone cresce di giorno in giorno. Esploriamo la cucina tipica abruzzese di questo periodo.
Il Natale, periodo di grande amore, gioia e regali. Ma se c’è qualcosa che non può e non deve mancare, è la tavola imbandita, con piatti succulenti che magari vengono preparati proprio solo per la notte più magica dell’anno. Ogni terra ha le proprie tradizioni e ognuno cerca di rendere speciale la tavolata natalizia, nei metodi che ritiene migliori. Ma in Abruzzo, di preciso, cosa si prepara?
La tradizione culinaria abruzzese è estremamente varia, ricca e sprofonda nelle tradizioni, senza mai dimenticare di guardare in avanti a nuove idee e creazioni. Dando un’occhiata agli agriturismi, veri porti sicuri della cucina tradizionale abruzzese, sparsi per tutto il territorio, ci si può rendere conto per bene di quali saranno i piatti che riempiranno le tavole dei cittadini d’Abruzzo in questo periodo natalizio.
Cosa si mangia a Natale in Abruzzo?
Abruzzo, terra di grandi panorami, cultura, tradizioni e sopratutto, grande cucina. Tanti piatti sono ormai dei veri e propri biglietti da visita, tanti altri invece, con un occhio alla tradizione e uno all’innovazione, cercano di proporre una continua ricerca culinaria, che riesca a mettere d’accordo tutti. In alcuni periodi però, bisogna fare attenzione a ciò che si mette in tavola e questo è uno di quei periodi.
Natale è sempre più vicino, ci si prepara a imbastire cene e pranzi per ospiti, amici e parenti che riempiono di gioia le case. Ma di preciso, cosa si mangia in Abruzzo durante questo periodo di festa? C’è l’imbarazzo della scelta: per molti, il pasto inizierà con uno sfizioso antipasto a base di “foglie fritte”, ovvero la verza accompagnata dai peperoni secchi e dalle sarde, un must della cena della Vigilia di Natale.
Nell’entroterra abruzzese, si tiene un certo rigore e i menù comprendono tendenzialmente legumi, verdure e il pesce cosiddetto “conservato”, con immancabili elementi come il baccalà, le sarde, il tonno in scatola e, per chi se la sente, anche il capitone, la femmina dell’anguilla, tutti pesci che poi si tramutano in piatti più completi come i “ciabbuttelli” o fedelini con il tonno.
Per Natale invece, si vira tendenzialmente sulla carne con piatti come brodo di tacchino e gallina con il cardone, le lasagne al ragù di carni miste, il tacchino arrotolato ripieno, il pollo cotto sulla brace. Non si può concludere un pranzo del genere, senza frutta e dolci.