Chieti. Dal 28 al 30 maggio presso la sede dell’Aps Luca Romano a Palazzo Lepri si è svolta la seconda edizione del Festival Internazionale della Letteratura “Città di Chieti” a cura di Massimo Pasqualone con la direzione Artistica di Antonio Romano e di Angela Rossi. Il festival è stato organizzato dall’Aps Luca Romano in memoria del giovane teatino tragicamente scomparso per un incidente causato da un ubriaco alla guida, con la collaborazione delle Associazioni Arte Mind, Irdidestinazionearte e l’Agenzia letteraria L’inchiostro e Quid Edizioni. Durante la tre giorni letteraria è stato possibile ammirare la mostra personale di Alessia Antonini, artista di Canistro. L’evento, patrocinato dal Comune di Chieti è stato inserito nel calendario del Maggio Teatino.
70 scrittori si sono alternati, creando con la presentazione delle loro opere un’atmosfera surreale, densa di emozioni e di catarsi letteraria. Di fronte ad un pubblico numeroso e attento giovani talenti e autori affermati si sono confrontati e hanno manifestato la propria arte letteraria sia in poesia sia in prosa con romanzi o racconti o saggi- producendo un’empatia unica, che solo la letteratura sa dare. -L’esperienza letteraria-ha spiegato la prof.ssa Angela Rossi-sviluppa la dimensione emotiva e sentimentale, rivelando la realtà. La letteratura è una sorta di enciclopedia umana, che ha bisogno di un autore e di un pubblico, è una scienza emotiva, che ci rende migliori, ci aiuta a vivere e ci rende più saggi,accorti, sensibili, più abili a capire i propri simili-. La personificazione e il coinvolgimento sono indispensabili per incarnare l’immagine reale o fittizia, che sia. Il lettore deve fingere di stare in mezzo( inter + esse), cioè di immedesimarsi, mentre lo scrittore è chiamato ad avere una visione anagogica del mondo- come ha sostenuto la prof.ssa Angela Rossi-rispecchiando il proprio vissuto reale o immaginario-. La letteratura non serve a sostituire la vita- ha continuato il prof.Massimo Pasqualone,che ha condotto tutte e tre le giornate in modo brillante- ma ci induce a conoscerci e a crescere-.