Carlo Verdone alla Festa del Cinema di Roma parla di una cosa che non farà mai per paura di non essere in grado, perché non è il suo mestiere e quindi alza le mani
Dal 16 al 27 ottobre si è svolta a Roma la Festa del Cinema e sul tappeto rosso della Capitale hanno sfilato importanti volti del cinema, italiano e internazionale. La nostra inviata, Flaminia Laurenzi, ha avuto modo di intervistare molti di loro, ultimo non per importanza certamente, il sempre eccezionale Carlo Verdone, attore, regista e sceneggiatore.
Da Stefano Accorsi a Luca Barbareschi, da Ralph Fiennes a Riccardo Scamarcio, da Viggo Mortensen ad Alessandro Gassman. Una carrellata di personaggi di eccezionale spessore si è susseguita nei giorni scorsi e abbiamo avuto la fortuna di poter scambiare quattro chiacchiere con tutti loro.
L’ultimo tappeto rosso della Festa del Cinema è tutto di Carlo Verdone per Vita da Carlo 3, la sua serie arrivata appunto alla terza stagione, di cui già si sa essere prevista la quarta. Sono tanti gli artisti che compaiono in questa nuova stagione da Maccio Capatonda a Gianna Nannini, da Zucchero a Francesco Motta fino a Gianni Morandi. “Dopo tornerò al cinema” spiega anche Verdone incalzato mentre percorre il noto tappeto.
Carlo Verdone la cui vita si è scandita a colpi di successi straordinari, uno dei pochi italiani che mette tutti d’accordo, non si può non amare Verdone. Da Bianco, rosso e Verdone a Viaggi di nozze fino a Si vive una volta sola, un artista senza eguali che ci ha regalato momenti di allegria e di riflessione.
Intervistato da Flaminia Laurenzi sul tappeto rosso della Festa del Cinema, alla domanda sul perché non abbia intenzione di indossare le ingombranti vesti di direttore artistico del Teatro Ariston, ha replicato: “Mi fa troppa paura, ci vuole gente brava a dialogare, ad avere empatia con il pubblico di Sanremo, non è il mio lavoro”.
E ha poi aggiunto: “Voi pensate che uno bravo a fare l’attore può fare tutto. Amadeus può fare l’attore? No, per me fa bene quello. Io posso fare quello che fa Amadeus, o Carlo Conti, o Bonolis? No è tanto semplice”.
La domanda di Flaminia giunge proprio perché la terza stagione di Vita da Carlo si apre tra i fiori della città Ligure, a Sanremo, su quel palco blasonato.
In ogni modo Verdone mette subito in chiaro le cose, con la sua consueta umiltà, malgrado a nostro avviso sarebbe comunque perfetto, anche in quella veste, il regista conclude l’intervista dicendo che dopo la quarta stagione di Vita da Carlo, ci sarà un nuovo film.