Carlo Conti, dopo le parole di Amadeus sulla Rai, ha voluto dire la sua: il conduttore, rispondendo al collega, non ha usato mezzi termini.
Amadeus ha deciso, dopo anni di lavoro, di lasciare la Rai e di accettare la proposta di Warner Bros Discovery. Da qualche giorno ha infatti debuttato sul Nove, con il programma Chissà chi è. In merito al suo addio al servizio pubblico sono emerse parecchie indiscrezioni e notizie, che il conduttore ha poi voluto riprendere per dire la sua durante la conferenza stampa per la presentazione dei palinsesti della nuova azienda.
Ha spiegato che la sua scelta non è legata ad un aspetto politico e neanche di contratto, dato che ha ricevute le stesse proposte da entrambe le reti, ma è mancato qualcosa a livello umano: “Non posso negare che non c’era nessuno nell’ultima puntata di Affari tuoi, non c’era nessun dirigente, e non posso negare che mi sia dispiaciuto. Dal punto di vista affettivo, certamente, è mancato qualcosa”, ha raccontato. Dopo le sue dichiarazioni, Carlo Conti- intervistato nel format Giletti 102.5 su Rtl 102.5- ha voluto rispondere al collega e dire la sua al riguardo.
Carlo Conti, arriva la risposta ad Amadeus: il conduttore ha parlato della questione Rai
Di recente Carlo Conti è stato ospite di Rtl 102.5 e ha avuto ampiamente modo di parlare del suo lavoro nel servizio pubblico, di come è oggi il suo rapporto con gli ascolti e ha anche risposto a quanto detto da Amadeus dopo aver lasciato la Rai. Ha spiegato che nell’azienda ci sono sempre stati momenti di maggiore o minore affetto: “Siamo un po’ abituati a queste pacche sulle spalle o a queste indifferenze”.
Secondo il suo parere, dipende comunque dai periodi e dagli stessi direttori che a volte sono più comprensivi e altre volte di meno, ma per lui la cosa più importante è l’affetto del pubblico: “Credo che la cosa più importante sia l’affetto del pubblico, è determinante ed è ciò che ci ha permesso di essere ancora qui, a me, ad Amadeus e a tanti altri colleghi”. Conti non ha negato di aver passato dei momenti particolarmente difficili, in cui ha dovuto riconquistare la fiducia dei direttori.
“A volte vieni apprezzato di più, a volte meno. Ma poi ci sono i risultati ed è il pubblico che decide. Per me che sono un battitore libero, il mio lavoro e il pubblico sono la mia garanzia“, ha detto. Riguardo al suo rapporto con gli ascolti, oggi non li vive più con l’ansia, è consapevole che siano una certificazione importante, ma non lo angosciano più: “Non mi sono mai esaltato per i grandi successi, né mi abbatto se le cose vanno così così. Cerco di fare sempre del mio meglio, con lealtà e correttezza”.