Ci sono stati degli errori sulla busta paga? Non ti preoccupare, ecco come puoi richiedere gli arretrati, anche fino a 5 anni.
L’individuazione di errori nella retribuzione o la mancata corresponsione di somme dovute da parte del datore di lavoro possono essere oggetto di richiesta di arretrati da parte del dipendente interessato. È pertanto consigliabile per il lavoratore verificare attentamente ogni busta paga, eventualmente avvalendosi dell’assistenza di un consulente esterno, al fine di accertare la correttezza dei calcoli effettuati e individuare eventuali discrepanze.
La determinazione dello stipendio deve rispettare le disposizioni di legge e gli accordi contrattuali di primo e secondo livello. È essenziale garantire che la retribuzione sia proporzionale alla quantità e alla qualità del lavoro svolto, conforme a quanto previsto dall’articolo 36 della Costituzione, assicurando così al lavoratore e alla sua famiglia un tenore di vita dignitoso.
Nel caso in cui vengano riscontrati errori nel calcolo dello stipendio, aumenti non corrisposti o indennità non corrispondenti, il dipendente ha il diritto di rivolgersi al datore di lavoro per chiedere il pagamento delle somme dovute, compresi gli arretrati. Tra le motivazioni che possono portare a un calcolo impreciso dello stipendio vi sono l’omissione di aumenti previsti per anzianità o cambio mansioni, la non corresponsione di straordinari, tredicesima e quattordicesima, nonché l’eventuale mancata adeguamento dell’importo stipendiario alle normative vigenti.
È importante tener conto che i crediti derivanti dal lavoro sono soggetti a prescrizione, con un termine quinquennale che decorre dalla cessazione del rapporto di lavoro. In presenza di un rapporto attivo, il dipendente può richiedere gli arretrati senza limiti temporali, mentre dopo la cessazione del rapporto sono recuperabili soltanto le somme relative agli ultimi cinque anni di attività lavorativa.
La richiesta di arretrati può essere formulata con l’assistenza di un professionista del settore, che valuterà la situazione e indicherà le modalità per ottenere quanto spettante, compresi gli arretrati. Dopo un eventuale disaccordo con l’azienda, è possibile intraprendere una procedura di vertenza sindacale o attivare una causa legale nei confronti del datore di lavoro, seguendo le procedure e gli oneri previsti dalla legge.
Infine, è importante precisare che è possibile richiedere gli arretrati degli assegni al nucleo familiare per i periodi non prescritti, soprattutto nel caso in cui non abbiano mai beneficiato di tale agevolazione. Si consiglia di rivolgersi a un patronato o all’INPS per verificare i diritti ancora in essere in merito agli assegni familiari non percepiti tra il 2019 e il 2022.