Teramo. Il presidente Di Bonaventura ha chiesto alla Regione di intitolare una delle sale dei fondi antichi della Biblioteca Delfico a Dalmazio Di Dalmazio, più conosciuto come Italo, scomparso un anno fa.
“Raccogliendo le istanze pervenute dal mondo culturale – scrive il Presidente Diego Di Bonaventura all’assessore regionale con delega alla cultura, Daniele D’Amario – le esprimo la volontà della nostra Amministrazione di dedicare una delle sale della Delfico al professor Di Dalmazio…….amministratore provinciale, più volte assessore al turismo e alla cultura, sindaco di Civitella del Tronto”.
Di Bonaventura ricorda le innumerevoli manifestazioni e gli originali eventi ideati da Di Dalmazio e, soprattutto, tutte le iniziative a sostegno di una sede dignitosa per la Biblioteca, all’epoca della sua amministrazione ospitata nel piano terra del Liceo convitto di Piazza Dante.
“Grazie all’impegno dell’Assessore, la Biblioteca (la più antica e ricca della Regione Abruzzo) per la prima volta poté godere di adeguati finanziamenti che consentirono non soltanto di accrescere e aggiornare le dotazioni librarie ma permisero di garantirne la conservazione introducendo, fra i primi in Italia, la microfilmatura. Durante il suo assessorato promosse il periodico “Notizie dalla Dèlfico” che a partire dal 1987 e poi per ventisette anni ha rappresentato uno strumento di informazione libraria e documentaria di grande utilità e, ancora, una rivista che progressivamente si affermò in Abruzzo e nel Paese come periodico di studio e di divulgazione culturale e di confronto Fondamentale il suo impegno per dotare la Biblioteca Provinciale di una sede idonea”.
“Prima l’ individuazione di Palazzo Dèlfico come il luogo più naturale e prestigioso per accogliere la nuova biblioteca, poi l’avvio dei primi lavori di ristrutturazione dell’edificio e la realizzazione della Sala Polifunzionale ipogea come primo momento per la definitiva sistemazione della istituzione bibliotecaria. Il lavoro di ristrutturazione fu poi ultimato dall’Amministrazione guidata da Claudio Ruffini nel 2004 che lo volle ad aprire la cerimonia di inaugurazione”.