Ortona. Una grande festa che racchiude il senso profondo del festival Artinvita: la condivisione e l’universalità di un linguaggio, quello dell’arte, che permette l’incontro di popoli, di forme espressive e di professionalità. Il 26 aprile al Teatro Comunale di Orsogna si apriranno ufficialmente i battenti del Festival Internazionale degli Abruzzi che alla sua seconda edizione ha ampliato le sue collaborazioni, con l’adesione dei Comuni di Ortona e Crecchio, per quello che mira a diventare un Festival diffuso lungo l’asse Marruccina.
Alla serata d’apertura saranno presenti artisti e staff del Festival tra cui gli attori Luigi Di Fiore e Vittoria Scognamiglio, oltre al musicista autore delle colonne sonore di Wim Wenders Laurent Pititgand, per assistere al concerto di Gerardo Jerez Le Cam Ensemble che con il suo Tango Balcanico ci farà viaggiare dall’Argentina ai Balcani e che regalerà al pubblico tutti i colori di cui le due settimane di programmazione dipingeranno le tre città. Il concerto sarà preceduto dal vernissage e aperitivo di Orsù – Dalle Panchine al Disegno, l’esposizione sui nostri Anziani dell’artista Serbo-Croata Mirijana Panovski. L’artista ha soggiornato ad Orsogna per fotografare gli anziani e le anziane abruzzesi che frequentano abitualmente le piazze e i luoghi dei nostri piccoli comuni per realizzare a partire da queste foto delle simpatiche caricature. La serata d’apertura si chiuderà, dopo il concerto, nel Foyer del Teatro Comunale di Orsogna con un cocktail offerto a tutti da “Le Mamme d’Abruzzo”.
Subito grande teatro il 27 e il 28 aprile nella magnifica cornice del Teatro Francesco Paolo Tosti di Ortona con Mari, pièce teatrale con Luigi Di Fiore e Vittoria Scognamiglio e la Regia di Amahì Camilla Saraceni, direttrice Artistica del Festival insieme all’Abruzzese Marco Cicolini; la poetica scenografia dello spettacolo resterà visitabile come installazione dal 29 aprile al 2 maggio. L’occasione per il visitatore potrà immergersi al suo interno in un’intima passeggiata su un trabocco dove fine e inizio di confondono.
Il 1 maggio ore 21 all’Auditorium Santa Maria Da Piedi di Crecchio ancora grande musica con l’esibizione di Laurent Petitgand, autore delle colonne sonore di Wim Wenders, in occasione del vernissage della mostra audiovisiva Il Mestiere di Vivere, ispirata al diario postumo di Cesare Pavese. Subito dopo, 4 giorni di Cinema con tre appuntamenti d’Autore: il 4 maggio Les Amantes du Pont Neuf che la Madrina del Festival, Juliette Binoche, ha selezionato appositamente dalla sua carriera. Il 5 maggio il documentario su Papa Francesco realizzato da Wim Wenders.
Se è vero che quello di Artinvita è un festival dove lo spessore dei suoi protagonisti varca i confini della notorietà per una visione di integrazione fatta di popoli e culture ed età, testimone migliore non può che essere l’appuntamento del 7 maggio al Teatro di Orsogna con il Balkan Cinema Express, il Premio del Cortometraggio Balcanico promosso in collaborazione con Artimpulse e Balkan Film Food Festival. Per la prima volta saranno ospiti, in Italia, i cortometraggi dell’importante manifestazione albanese e a giudicarli saranno 100 studenti preparati a diventare critici cinematografici nelle settimane scorse grazie ai corsi tenuti da Cicolini nelle scuole coinvolte.
Si chiuderà in bellezza a Orsogna con la nuova produzione teatrale Una Madre, 11 e 12 maggio, con Vittoria Scognamiglio e la partecipazione di Alvise Sinivia, un prodigio della nuova scena contemporanea internazionale che quest’anno sarà per la seconda volta alla Biennale di Venezia e che trasforma dei pianoforti in un nuovo innovativo strumento musicale e comporrà le musiche dello spettacolo dal vivo.
Quello di Artinvita è un progetto ambizioso, ma che in un solo anno è riuscito ad allargare la partecipazione dei Comuni della provincia di Chieti portando l’arte e ogni suo linguaggio nei teatri e nelle strade riuscendo a coinvolgere tutti: noti e meno noti, artigiani locali e professionisti, studenti e anziani valorizzando non solo l’arte, ma anche i luoghi e il territorio proponendosi come un festival itinerante e diffuso che vuole fare della provincia una piccola Avignone portando cultura, turismo e un nuovo slancio all’economia, a cominciare da quella umana.