Francavilla al Mare. Antonio Iovane di Radio Capital (conduce “Capital newsroom” con Ernesto Assante) è l’autore un romanzo dal titolo “Il brigatista” (Minimum fax) che presenterà martedì 16 luglio a Francavilla con Lucilla Calabria.
Contestualizzazione, trama del romanzo e dettagli sulla presentazione. La storia delle Br non è stata solo quella del rapimento e omicidio di Aldo Moro. Occorre osservarla nella sua intera parabola per comprendere cosa spinse un gruppo di giovani a prendere le pistole in mano e a decidere di sparare. È questo lo scopo del romanzo Il brigatista (Minimum fax, 404 pagine) di Antonio Iovane che il 16 luglio sarà a Francavilla al Mare (ore 21, piazzetta del Professore – pontile della Sirena) per raccontare, insieme a Lucilla Calabrìa, la genesi del suo libro.
L’impianto de Il brigatista è quello del giallo e del thriller, con l’intero romanzo percorso da una domanda: chi è, tra i tanti personaggi che percorrono la vicenda, ad aver tradito il terrorista Jacopo Varega consentendone la cattura? E il finale è davvero a sorpresa.
Ma come raccontare la lotta armata, dopo che sull’argomento sono stati pubblicati centinaia di libri? «Per me è stata una sfida. I romanzi sulla lotta armata si dividono in due tipi: quelli che mettono le Br sullo sfondo e quelle che raccontano una porzione della loro storia. Io ho voluto raccontare l’intera parabola, dalla nascita alla dissoluzione, mettendo i protagonisti in primo piano. Solo così, credo, si coglie la complessità del fenomeno».
Protagonista del libro è Jacopo Varega, brigatista in fuga che, dopo essersi nascosto in un appartamento vuoto alla periferia di Roma, chiama la giornalista di una tv locale, Ornella Gianca, proponendole il grande scoop della vita: un’esclusiva in cui racconterà tutta la parabola delle BR, i perché di quella scelta ma, soprattutto, rivelerà il nome dell’infame che lo ha tradito. Tra le pagine del libro passano il sequestro Sossi e il sequestro Moro, la strage di Piazza della Loggia a Brescia, la contestazione di Lama all’Università di Roma, l’epidemia di colera a Napoli. E poi i grandi nomi del giornalismo (Bocca, Montanelli, Camilla Cederna) e le strategie degli uomini del generale Dalla Chiesa per catturare i brigatisti.