Un Alessandro Gassmann così non lo avevamo mai visto. Il grande attore nonché figlio d’arte ha sconvolto tutti alla Festa del Cinema.
In questi giorni Roma è più bella che mai e si anima di attori e attrici famosi grazie alla grande kermesse dedicata al cinema. Tra i nomi più noti figura quello di Alessandro Gassmann, grandissimo attore nonché figlio d’arte. Gassmann ha avuto e continua ad avere l’onore – e l’onere – di un cognome che ha fatto la storia del cinema italiano.
Ma lui a questa responsabilità non si è mai sottratto e, con modi e ruoli molto differenti, ha portato alto quel cognome reso celebre in tutto il mondo dal padre: l’indimenticabile Vittorio. Durante il Festival del Cinema di Roma, Flaminia Laurenzi ha intervistato Alessandro Gassmann per Cityrumors.it.
Un Gassmann così nessuno lo aveva mai visto né sentito: è stato una vera sorpresa per tutti e le sue parole – scusate il gioco – hanno lasciato senza parola! L’inviata di Cityrumors.it ha intervistato l’attore che ha interpretato un ruolo di rilievo nel nuovo film del regista Mauro Mancini, “Mani Nude”.
Mani Nude parla di due uomini, o meglio: un uomo e un ragazzo, Minuto e Davide, entrambi vittime di un destino più grande di loro che li porterà a riflettere su quanto sia assurda, spesso, la vita e su quanto quasi sempre ci sfugga di mano. Mauro Mancini ha definito il suo film “iper realista”. Mentre Alessandro Gassmann, spingendosi al limite, ha usato parole ben più forti.
Mani Nude: Alessandro Gassmann come nessuno lo aveva mai visto
Anche la paura è un sentimento. Ed è compito di un attore – di un bravo attore – farci provare e, dunque conoscere, tutti i sentimenti anche quelli che vorremmo negare a noi stessi, anche quelli che rifiutiamo. Poteva Alessandro Gassmann sottrarsi a questo compito? Certo che no! Le sue parole sul redi carpet di Roma hanno stupito tutti.
Mani Nude è un film “nudo e crudo” che parla di come in fretta può cambiare la vita di un giovane. Il giovane in questione, in questo caso, si chiama Davide e a dargli il volto è l’attore Francesco Gheghi. Davide – un ragazzo di buona famiglia – una notte viene rapito e costretto a lottare a mani nude in combattimenti clandestini.
Nei combattimenti non c’è spazio per l’umana pietà, per il senso della morale: la vita vale meno di qualche centinaio di euro e uno dei due combattenti, inevitabilmente, la vita deve perderla. Sempre! A dare ordini a Davide è Minuto, il suo “allenatore-carceriere” interpretato proprio da Alessandro Gassmann. Ma, a sorpresa, all’improvviso, tutto cambia. A dimostrazione, ancora una volta, che il destino è imprevedibile e che ai sentimenti non si sfugge.
Alessandro Gassmann: “Mi fa paura”
Mani nude è un film che parla di una realtà iper violenta ma pur sempre una realtà. Un ragazzo- Davide- che all’improvviso viene rapito e si trova catapultato in un mondo che non è il suo. Un mondo che non conosceva ma che esiste ed è reale. Come reale è il suo carceriere – Minuto- che, ben presto, scoprirà che il mondo non finisce quando finiscono i combattimenti a “mani nude”.
Intervistato per Cityrumors.it, Alessandro Gassmann ha ammesso che questo personaggio – Minuto – è in assoluto il più distante dalla sua personalità tra tutti quelli che ha mai interpretato in tanti anni di carriera: “Questo personaggio racchiude tutto ciò che fa paura, che MI fa paura ed è forse il personaggio più distante dalla mia personalità tra quelli che ho interpretato. E’ stata una sfida interpretarlo… Spero che l’emozione che abbiamo provato noi, arrivi anche a voi che guarderete il film”.
Infine una riflessione finale di non secondaria importanza da parte di Gassmann sul messaggio che il film vuole lasciare a chi lo guarda: l’importanza del perdono. Quanto è importante, oggi, perdonare, saper perdonare che chi ci priva della nostra stessa umanità? Forse ce ne stiamo dimenticando e il perdono non è più un’opzione possibile?
Alessandro Gassmann ha voluto chiudere l’intervista con parole che lasciano il segno: “E’ una società violentissima quella in cui viviamo, sempre più violenta e sempre meno attenta a chi non la pensa come noi. Personalmente penso che questo sia un film utile anche in questo senso!”