Lanciano. L’attore, cantautore e regista Alfredo D’Aloisio, noto come Alfredo Cohen, è morto per cause naturali all’età di 72 anni l’11 novembre scorso in Tunisia, dove si era ritirato da anni a vita privata. La notizia si è appresa solo oggi a Lanciano, sua città natale, da dove negli anni 70 l’artista partì’ alla volta di Torino. Domani si terranno i suoi funerali nella chiesa di Sant’Agostino nel cuore del quartiere Lancianovecchio, dove tuttora vivono le sorelle dell’artista. A Torino, dove arrivò’ negli anni 70, Cohen fu tra i fondatori di “Fuori!”, acronimo di Fronte unitario omosessuale rivoluzionario italiano, un’associazione attiva negli anni settanta e dedita alla lotta per i diritti degli omosessuali, la prima del genere in Italia. Sempre a Torino diede vita a una serie di spettacoli teatrali con personaggi gay da lui stesso interpretati, suscitando forti dibattiti sulla questione omosessuale. Nel 1978 portò a teatro un monologo che ebbe grande successo in Italia, “Mezzafemmina e Za’ Camilla”. Nel 1977 iniziò una collaborazione con Franco Battiato che lo portò alla pubblicazione di un disco “Come barchette dentro a un tram”, l’unico 33 giri dell’artista che scrisse i testi delle 9 canzoni, con le musiche curate da Battiato e Giusto Pio. L’album venne poi ripubblicato nel 1979 con l’aggiunta di un bonus track, la canzone “Valery”, che anticipò nella musica e nello stile la canzone Alexander Platz di Battiato, portata al successo negli anni 80 dall’interpretazione di Milva. Cohen prese parte come attore a due film di Mario Monicelli, Il Marchese del Grillo (1981) e Parenti Serpenti (1992), interpretando in quest’ultimo film il personaggio di “Osvaldo la fendessa”.