Giulianova. Unica città abruzzese, e tra le 33 località italiane, Giulianova il prossimo 31 ottobre celebrerà la XI Giornata Nazionale del turismo lento partecipando all’edizione 2014 del trekking urbano, un nuovo modo di fare turismo che privilegia la cultura, l’arte e i luoghi dove avviene la vita quotidiana dei cittadini.
L’iniziativa, nata nel 2002 grazie all’allora assessore al Turismo del Comune di Siena Donatella Cinelli Colombini, si è progressivamente diffusa divenendo un appuntamento fisso annuale, con un tema diverso per ogni edizione.
Il tema scelto quest’anno è “Ricordare e ripercorrere la nostra storia a 100 anni dalla Grande Guerra”.
“Salmi della Patria” è l’itinerario proposto dal Polo Museale Civico a Giulianova il 31 ottobre, giorno riservato alle scuole, e il 2 novembre, alle ore 10 nella fascia mattutina ed alle ore 15 in quella pomeridiana.
Il percorso si snoderà tra la parte alta, il Centro storico e il Lido per toccare i luoghi e i monumenti che testimoniano il passaggio dall’euforia politica, culturale e produttiva dei primi anni dell’Unità d’Italia alla crisi della Prima Guerra Mondiale. La visita prenderà il via da piazza della Libertà, manifesto dell’espansione urbanistica di Giulianova nella seconda metà dell’Ottocento, e dal monumento a Vittorio Emanuele II, il grande bronzo di Raffaello Pagliaccetti che ritrae il primo Re d’Italia, per poi visitare la Gipsoteca dove sono conservate le opere dello scultore giuliese.
L’itinerario proseguirà tra le memorie del periodo custodite nel fondo documentario della Biblioteca Civica “Vincenzo Bindi”, tra cui il ricordo dei giovani soldati deceduti nel conflitto, composto dal giornalista-scrittore Francesco Manocchia e intitolato “Salmi della Patria”. Dopo aver toccato il Duomo di San Flaviano dove si erge il monumento ai caduti della Prima Guerra Mondiale di Ulderico Ulizio, il percorso si spingerà lungo il crinale della collina, toccando via Vittorio Veneto, compiuta con il contributo dei soldati austriaci prigionieri a Giulianova, per giungere al Lido, alla ricerca delle architetture tra Ottocento e Novecento che ancora caratterizzano la borgata Marina, uno dei centri balneari più frequentati dell’Adriatico.