Il libro, inserito in una collana editoriale di cui fanno parte autori quali Raffaele Morelli, Eros Baldissera, Rutilio Sermonti, Pietro Corsi e altri, è un omaggio alla città di Grottammare descritta tra i volti e i luoghi dei ricordi, ma soprattutto è un romanzo che parla della vita stessa, con i suoi colori e suoi profumi, alla ricerca di un profondo significato esistenziale che possa andare al di là dell’autobiografia e della vicenda personale.
Emanuela Mascaretti nasce nel 1959, cresce a Grottammare tra terra e mare là dove la sabbia arida s’impolvera di zolla umida. Muove i primi passi nei piani alti sopra l’officina del padre, bottega che completa il grumo di sangue vitale pulsante di rumorose fucine e mestieri del quartiere Arabo, rione confinato tra la strada nazionale e il lungomare, fra i campi che lambiscono il fiume Tesino e le vie che conducono a scuola, al Comune, dal medico e in chiesa.
Con lo pseudonimo di Perlamiseria apre un laboratorio di creazioni artistiche e letterarie ispirate alla pace.
Nel 2008 presenta a Parigi, nell’ambito nella fiera di settore Bijorhca, lo stand Ombre, ovvero la rappresentazione di una società inconsistente. Nel 2009 in controtendenza al sistema che rappresenta delle donne la carne, invita ad una femminilità corposa d’idealismo proponendo l’icona Rosa Parks.
Nel 2010 con Find the right route di gusto dadaista, cambia rotta e dà luogo ad una protesta prendendo posizione contro la politica dei respingimenti.
Nel 2014 fra le righe delle pagine del romanzo “Gnenoccia! Memorie d’istanti” l’autrice offre emozioni che protestano in memoria, rivendicando tempo perché non contente di vibrare unicamente nel ricordo. Emanuela si prodiga in un esercizio di salvataggio della commozione dalla dimenticanza, la narra, la copia, la incolla, la salva, offrendole l’attualità della connessione sulla piattaforma sociale di Facebook prima di condurla ad accomodarsi sui capitoli di un libro.