Atri, Ieri sera nella splendida cornice del Cortile del Palazzo Ducale di Atri la Commissione Giudicatrice della Biennale Nazionale di Pittura Murale Casoli Pinta ha decretato vincitrice della V edizione del Premio “Casoli Pinta” l’opera dell’artista Elio Torrieri, Il terzo giorno, 2014, acrilico su tela, cm. 100×200 (dittico), davanti ad un folto pubblico, al sindaco di Atri Gabriele Astolfi, al vicepresidente del Consiglio Regionale Paolo Gatti, al Consigliere Regionale della Lombardia Altitonante e a tutti gli artisti che hanno partecipato.
Soddisfatto il presidente della Castellum Vetus Roberto Topazio. “il premio contempla l’impegno da parte dell’autore di eseguire il 54esimo dipinto murale nel mese di settembre 2014. L’opera presente in mostra andrà ad essere inserita nella costituenda pinacoteca d’arte contemporanea in Casoli di Atri”.
MOTIVAZIONE
Domenico Felicione, assessore alla cultura del comune di Atri e presidente della commissione esaminatrice spiega la scelta dell’opera in questi termini: Il dipinto “Il terzo giorno”, dittico eseguito dal pittore Elio Torrieri, rappresenta con grande perizia tecnica e consapevolezza di pensiero, con eleganza ed equilibrio, la dualità di vita fisica e concettuale che il lavoro dell’artista deve compendiare, attraverso una sintesi non facile. L’opera assolve pienamente questo complesso obiettivo, attraverso il tema di un fiore bianco che irradia l’intero universo di luce redentiva, laddove il bianco richiama sia la somma luminosa di tutti i colori, quella luce che ci permette di guardare il mondo, sia l’idea della rinascita, il mistero fondante della Resurrezione, di una speranza di cui tutti noi necessitiamo. L’arte della pittura, come ci indica l’artista con il suo singolare lavoro, vive dunque la qualità di una bellezza edificata sulla materia e sulla luce, una fede che è fisica e concettuale insieme.
Maria Cristina Ricciardi scrive: Elio Torrieri espone un dipinto che appartiene ad un ultimo ed importante ciclo pittorico esposto in autorevoli occasioni: stupefacenti fiori che vivono solo nell’artificio della pittura, non imitano nulla e magnificano la dimensione pittorica. Fiori che paiono esplodere come stupefacenti fuochi d’artificio in una notte di festa d’estate, meraviglioso spettacolo che si compie sotto i nostri occhi.
BIOGRAFIA ELIO TORRIERI
Elio Torrieri nasce a Lanciano (CH) nel 1945, abita e lavora a Castellamonte (TO).
Si diploma all’Istituto d’Arte di Lanciano e al Magistero della Scuola del Libro di Urbino. Dal 1970 al 1990 insegna Disegno dal Vero ed Educazione Visiva all’Istituto d’Arte di Castellamonte.
Ha esposto: nel 1970 da Franz Paludetto, nel 1976 alla Galleria Marin di Torino. Sarà l’incontro con il gallerista romano Claudio Bruni Sakraischik, curatore del lascito di Giorgio de Chirico, a conferirgli una collocazione di rispetto tra gli artisti della nuova generazione. La sua prima personale presso la Galleria “La Medusa” a Roma è del 1978. E’ presente alla Galleria Documenta di Giovanni Rimoldi a Torino nel 1979, recensita da Luigi Carluccio. Una seconda personale presso la Galleria “La Medusa” di Roma è nel 1980; seguono collettive e personali alla Galleria “La Bussola” di Torino ed alla Rinaldo Rotta di Genova. Viene incluso da Renzo Guasco tra i “Segnalati Bolaffi 1981” n.16. L’invito nel 1985 da parte di Franco Farina (Direttore Gallerie Civiche d’Arte Moderna-Palazzo dei Diamanti di Ferrara) al Palazzo Massari III, segna un momento importante della sua attività creativa. Nel 1996, a cura di Floriano De Santi partecipa alla rassegna La Pittura Colta nell’Abbazia Olivetano di Rodendo Saiano (BS). Nel 1997, sempre invitato dal medesimo è presente alla Triennale Internazionale d’Arte Sacra del Castello di Celano e al 49° Premio Michetti di Francavilla al Mare (CH). Seguono i cicli dedicati agli USA, i Peluches e le ricerche recenti con il titolo “Il Vuoto e la Materia” presentato da Vittorio Sgarbi all’Istituto Italiano di Cultura di Berlino nel 2007. Nel 2009-2010 ha inaugurato il ciclo de “Le Sublimi Citazioni”. Nel 2013 inizia una nuova serie dal titolo “Annunciazione” dove è visualizzata l’essenza della luce.