Si tratta di un lavoro che racconta la pesca oceanica nell’Atlantico del Nord ed in quello africano con navi della Società Genepesca nel periodo dagli anni ‘50 al 2000 circa.
“Individuati i branchi di pesce dallo scandaglio, il comandante ordina il via. A poppa della nave, lungo uno scivolo che finisce direttamente nelle acque profonde dell’oceano, si calano in mare le reti: lunghe centinaia di metri tanto ampie da contenere un treno per tutta la sua lunghezza: I marinai, dopo preparativi protrattisi per settimane, parlano, gridano, fumano, sorridono. Celano il nervosismo dell’attesa scherzando grossolanamente. L’eccitazione è evidente in ognuno”. Un passaggio dell’affascinante narrazione di vite vissute per ricostruire il periodo in cui tanti giovani si imbarcavano sulle navi oceaniche. Una generazione di uomini nati in mare per il mare, intrepidi marinai, oggi “lupi di mare” in via d’estinzione. Questi uomini stanno lentamente ed inevitabilmente scomparendo con i loro ricordi, esperienze ed avventure marinare oggi irripetibili.
La prima parte del documentario inquadra l’evento nel suo complesso per poi entrare in particolari professionali ed ambientali, infine si susseguono interviste ai marittimi di allora che raccontano le loro esperienze. In chiusura le motivazioni della fine della pesca oceanica e alcuni dati statistici. Le immagini sono di repertorio e originali (interviste, foto e filmati). La durata complessiva del documentario è di 27′.
La proiezione sarà preceduta alle ore 20,00 dalla visita guidata alla Torre e al Museo del Mare.