L’appuntamento sarà impreziosito dalla partecipazione di Germano D’Aurelio (in arte ‘Nduccio) nella sua altrettanto impareggiabile veste culturale/emozionale. Il famoso showman abruzzese modererà l’evento insieme alla dott.ssa Enrica Taresco, esperta in comunicazione.
L’evento prevede anche la partecipazione del musicista Marco Di Marzio che eseguirà innovative performance musicali dal vivo, che accompagneranno la lettura di alcuni estratti dal testo da parte dell’attore Daniele Ciglia.
“I cavalli delle giostre” è stato da poco pubblicato con Edizioni Anordest, autorevole casa editrice trevigiana, dopo aver vinto il prestigioso premio letterario InediTO al Salone del libro di Torino 2013, dove la scrittura dell’esordiente autore pescarese (nella vita ingegnere) ha subito convinto e affascinato la giuria per la sua raffinata capacità descrittiva: “gestione stilistica molto matura e ben gestita, con una spiccata maestria. Equilibrio della pagina, una dopo l’altra, sempre perfetto e armonioso. Un romanzo importante, bello e ‘necessario’ per gli argomenti che affronta: un sogno ad occhi aperti che scopriamo ad ogni istante essere la realtà vera” (motivazione della giuria di InediTO 2013).
Si tratta, infatti, di un’opera narrativa evocativa, musicale, ricca di metafore e anafore, capace di scavare con padronanza nell’animo umano, cogliendone le innumerevoli sfumature.
Il contenuto del romanzo ruota intorno a due temi principali: cura dell’altro e liberazione, due concetti strettamente legati fra di loro, resi con una narrazione che procede in una focalizzazione estremamente intima e mette a fuoco singoli momenti astratti dal corso del tempo, riducendo all’osso le coordinate spazio-temporali.
La storia ci accompagna nella vita di Lorenzo e Letizia, due fratelli, due esistenze “sospese”, nel tentativo di guarire le ferite dell’infanzia, segnate come marchi a fuoco sulla pelle.
Cicatrici che li condizioneranno fino all’adolescenza, che li faranno allontanare dalla realtà e perdere nel bisogno di liberarsi, come i cavalli delle giostre di un vecchio luna park abbandonato, dove andavano a giocare da bambini.
Su strade parallele, i loro destini s’incrociano con quelli di Matteo e Cecilia.
Due incontri inaspettati che li riporteranno ad una dimensione compiuta, scoprendoli fino al punto più profondo dell’anima.
Un percorso e una crescita nel segno del dolore, del lutto, della diversità, che l’autore dipinge con una grande proprietà di linguaggio ed un vocabolario ricchissimo.
Numerosi sono stati i riconoscimenti al romanzo in molti altri premi letterari, che ne hanno decretato la maturità artistica: “Un romanzo d’impianto sperimentale, per raccontare destini incrociati di esseri fragili, profondamente e intimamente feriti dalla violenza spesso subdola che costella le loro esistenze nei momenti cruciali: quelli della formazione, quelli delle scelte decisive sul piano esistenziale.
Una prosa poetica a rendere l’atmosfera di questa dimensione narrativa che è tutta interiore, che sembra talvolta essere quasi sospesa nella realtà e che trova coerentemente riscontro in un mondo esteriore filtrato dai momenti di crisi che caratterizzano e accompagnano i personaggi.
Tutto questo è reso in modo molto efficace dall’autore, con uno stile franto, spezzato, nervoso che vale a rendere l’inquietudine che è la cifra di questo romanzo. Uno stile che, lasciandole intuire, sa vestire di pudore violenze innominabili, rendendole così ancor più brucianti nel loro svelarsi alla sensibilità del lettore. (motivazione per il I premio all’edizione Mondolibro 2013).
Il romanzo verrà presentato il 10 maggio anche al Salone del libro di Torino e il 17 maggio alla libreria Feltrinelli di Pescara.
Antonio Gentile è nato 38 anni fa a Pescara, dove vive insieme alla moglie e due bambine. Nella vita è ingegnere. “I cavalli delle giostre” è il suo primo romanzo.