“L’idea di dedicare una Domus italica, del I sec. a.C., nasce nel 2005 – sottolinea Francesco Di Nisio, responsabile del progetto – in occasione della redazione di una progettualità più complessa: la ‘Comunità degli Italici’; ora, il particolare contesto socio-politico-economico e l’avvicinarsi del 2017, data che sancirà il bi millenario della morte di Ovidio, impongono l’avvio dei lavori per dare concretezza all’opera. Il progetto ha già ricevuto il patrocinio dell’Università G. D’Annunzio – Dipartimento Lettere, Arti e Scienze Sociali, dell’Associazione Italiana dei Dottori in Scienze Politiche e della Regione Abruzzo – Agenzia di Promozione Culturale di Sulmona e raccoglierà le ulteriori adesioni degli Enti che saranno interpellati nei prossimi giorni (Comuni del Centro Abruzzo, le quattro Provincie abruzzesi, la Regione, la Soprintendenza regionale, le Camere di Commercio, il Ministero per i Beni Culturali, Ministero dell’Istruzione e Università, le Università italiane, la Commissione europea, ecc.). E’ stato costituito un Comitato promotore (CLICCA E SCARICA DOCUMENTO), aperto all’adesione di tutti i Sulmonesi, dei Peligni, degli Abruzzesi, ma anche a tutti i cittadini del mondo appassionati dalla figura e dalle opere di Ovidio; questo è il momento giusto – conclude Di Nisio – per chiedere a tutti di aderire al Comitato allo scopo di dare forza al progetto e ad un’azione che può rappresentare solo l’inizio di un riscatto socio-economico-culturale dell’entroterra abruzzese ma anche della nostra Nazione”. Durante la presentazione non sono mancati interventi qualificati negli ambiti storico-artistico ed economico-turistico. “L’ubicazione sarà individuata da un gruppo di lavoro esperto, ma in linea di massima – dichiara Francesca Maggi, Storico dell’Arte – pensiamo all’asse ‘Centro storico – Santuario di Ercole Curino’, poiché Ovidio quando tornava da Roma doveva attraversare il fiume Vella. La Domus italica – conclude Maggi – dovrà essere ricostruita in maniera filologica curando tutti gli aspetti inerenti l’architettura, gli interni, i mobili e i suppellettili”. “Questo rappresenta un caposaldo di respiro internazionale – precisa Valentina Presutti, esperta in Economia Turistica – che potrà portare nella Centro Abruzzo milioni di presenze turistiche, una dimensione tale da riattivare la microeconomia nella nostra terra; questo non vuole essere solo un auspicio ma dovrà essere un obiettivo da realizzare per consentire ai giovani, che oggi hanno la sola alternativa di espatriare, di lavorare finalmente nella propria terra di origine”.