Chieti. Bambinelli di Natale e Natività, con l’Anffas il presepe prende Vita. Un’esistenza autonoma, in una casa dove possono vivere senza mamma e papà, anche se solo per pochi giorni. E’ il progetto Durante Noi che domenica vara la prima iniziativa di raccolta fondi con la benedizione dei manufatti artigianali dei ragazzi dell’Anffas, Bambinelli e Natività appunto, che verranno benedetti dall’arcivescovo Bruno Forte in piazza Valignani alle 16.00, sotto il grande albero di Natale, per poi rimanere in esposizione al pubblico, per una gara di solidarietà che si spera dìa molti frutti.
I manufatti in gesso, realizzati in pochi esemplari, come è comprensibile vista la capacità lavorativa degli artefici, assume il valore di un pezzo da collezione, regalo unico per significato e carica emotiva che si porta dietro. Il bambinello, 40 esemplari in tutto, e le Natività, 10, realizzate per questo Natale, sono state numerate e possono essere prenotati in questi giorni telefonando al 340.3617652. Il ricavato andrà nel salvadanaio del progetto “Durante Noi”, ossia la realizzazione di nuove camere da letto e bagni nel Centro Rosa Blu di via Orsogna, per ragazzi e operatori, in grado di accoglierli in brevi soggiorni, per dare sollievo alle famiglie in temporanea difficoltà assistenziale. Il progetto è naturale prosieguo di “Passo dopo Passo”, messa in opera di laboratori psico-attitudinali con un finanziamento della Cei, Conferenza episcopale italiana, e la raccolta ancora in fieri del Noi per Loro ad opera del Rotary Chieti Ovest ed altri club service teatini.
“I Bambinelli dell’Anffas e la Natività sono tutti pezzi unici – dice la presidente dell’associazione a Chieti, Gabriella Casalvieri – in quanto dipinti a mano dai singoli ragazzi, e a tiratura limitata, imposta dalla ridotta capacità di applicazione, in conseguenza della loro particolare condizione fisica”. Una ragione in più per comprendere come un gesto di solidarietà, diventa un’occasione davvero speciale.
“Chi deciderà di accettare l’offerta di uno di questi piccoli pezzi d’arte – conclude Casalvieri – da parte dei ragazzi dell’Anffas – offrirà un contributo che servirà a premiare l’arte ma, soprattutto, ad offrire loro la chance di vivere il più dignitosamente possibile il proprio disagio”.