Chieti, domenica al Supercinema ‘Human Rights’

memme_e_melideoChieti. La prossima domenica 26 maggio, al Teatro Supercinema di Chieti, ci sarà l’evento dal titolo “Human Rights” che vedrà come protagonista il mime actor Carlos Martìnez.

“Ringrazio l’Istituzione del Comune per la disponibilità – ha detto il vicepresidente dell’associazione Procuore nonché pastore pastore della Chiesa Cristiana Evangelica, Antonino Memme – siamo rappresentanti della Chiesa Evangelica ed operiamo tra Chieti e Pescara. La nostra visione cristiana è estrapolata da un testo biblico in un passo che dice ‘cercate bene nelle città’, noi partiamo da questo presupposto. Gli evangelici sono in prima linea sul campo. In questo momento storico vogliamo l’integrazione con gli stranieri. Qui in Italia noi evangelici siamo poco conosciuti, cerchiamo di farci conoscere. Cerchiamo di favorire l’integrazione delle diverse etnie che si trovano nel nostro territorio. Abbiamo recentemente presentato come Alleanza Evangelica Italiana una petizione per l’Ambasciata eritrea per quello che sta accadendo lì. Oltre a presentare una petizione popolare siamo andati anche a firmare. Un tema che ci sta a cuore è quello delle battaglie religiose. In Italia siamo 1 milione di evangelici, però non abbiamo mai trovato un talk show dive ci sono degli evangelici, non abbiamo spazi. Molte volte si ha il pregiudizio che gli evangelici sono delle persone chiuse, a questo proposito l’interazione con le Istituzioni è importante”.
“Attendiamo l’arrivo di Carlo Martìnez in Italia – ha affermato la componente del direttivo dell’associazione culturale Controcorrente, Carine Franq – Carlo Martìnez è un artista di fama internazionale ed è agevolato dal fatto che la sua comunicazione è silenziosa, comunica con il corpo. Lui dice che pur non parlando comunica, se non comunicasse sarebbe un fallimento. Con lui lo spettatore ha l’impressione di vedere persone e oggetti che non sono presenti. Lui in questo spettacolo interpreta dei diritti della Carta dei Diritti Umani e mette in evidenza l’incoerenza tra ciò che è stato scritto e la reale attuazione. Per questo spettacolo è stato premiato dall’Onu ed ha avuto un riconoscimento da Amnesty International. Noi siamo associazioni no profit, anche se questo spettacolo comporta dei costi non è previsto il pagamento di un biglietto d’ingresso, però a fine spettacolo raccoglieremo delle offerte libere per le spese e per l’associazione Passion”.
Francesco Rapino

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