Pescara. È in corso al Mediamuseum di Pescara la mostra personale di Roberta Papponetti, inaugurata lo scorso sabato e che si chiuderà il prossimo 15 maggio.
Roberta Papponetti è stata menzionata dall’Accademia Internazionale Medusa Aurea di Roma per essere inclusa nell’elenco dei finalisti Arti Figurative e al Gran Premio dei Normanni di Palermo, ottenendo il riconoscimento di Maestro d’Arte; l’associaizone L’Isola Felice le ha assegnato il riconoscimento biennale L’Ercole di Brindisi; ha ricevuto diversi riconoscimenti in varie manifestazioni di pittura locali; è stata protagonista di un paio di mostre personali; ha partecipato al Simposio itinerante Le Donne dell’Angelo a Boville (Frosinone); è presidente del Comitato Organizzativo del 2° Simposio Internazionale d’Arte Contemporanea Città di Francavilla; diversi noti critici d’arte, tra cui Vittorio Sgarbi, hanno parlato di lei; nel 2012 è stata invitata dallo stesso Sgarbi ad aderire alla selezione per la realizzazione di un nuovo Annuario d’Arte Contemporanea “Artisti”, da lui curato; ha partecipato con due opere alla mostra di solidarietà in favore delle associazioni per bambini disabili di Francavilla al Mare ed è presente nella rubrica “L’Arte dell’Olio”.
Nelle sue opere si notano giochi di colori, traspaiono alberi e chiesette che si rispecchiano in un fiume. Queste trasparenze accolgono gigli bianchi, paesaggi innevati sempre con la presenza del sole, dando un senso di calore, che riscalda l’atmosfera gelida dell’inverno. L’inaugurazione dello scorso sabato è stata una manifestazione molto bella, suggestiva e di un certo livello culturale. In quella giornata le opere sono state molto visitate ed apprezzate ed il curatore Massimo Pasqualone ha apprezzato l’artista, accostando il tema dell’opera d’arte a dei brani poetici di poeti noti. Massimo Pasqualone più che un semplice critico si definisce un filosofo dell’arte, nell’osservare le opere ragiona in maniera filosofica cercando di dare delle spiegazioni emotive. Dice che le opere di Roberta Papponetti trasmettono luce, energia e domina il silenzio, cerca di creare uno stile particolare.
“Questa mostra personale – ha spiegato Roberta Papponetti – è nata perché avevo un sogno sin dall’infanzia, quello di mostrare le mie opere in un Museo. Delle opere che ho dipinto non me ne sono mai voluta disfare perché le ritengo come ricordi di determinati periodi della mia vita. La maggior parte dei miei dipinti sono legati ad un filo conduttore, rappresentano il mio stato d’animo, quindi c’è un percorso. Ho cominciato agli inizi degli anni ’90, allora dipingevo di getto, come pensare una poesia e trascriverla su carta. Spesso rappresento personaggi che sono campestri, marini, animali, che vengono rappresentati in modo dinamico. I colori sono molto tenui, si amalgamano tra di loro creando delle sfumatura molto suggestive. È stato proprio questo aspetto di colore, che è unico, che ha dato origine ad un titolo coniato da Massimo Pasqualone, ‘Emozioni cromatiche’, dando origine ad un catalogo da lui curato che raccoglie circa 37 opere e comprensivo di biografia e testo critico. In questo periodo ho dipinto dei fuochi pirotecnici sul mare per mettere in risalto il contrasto tra buio e luce. Tra le altre cose ho iniziato a dipingere i Trabocchi dopo aver ammirato il paesaggio di San Vito Chietino, li ho messi su tela dopo aver interiorizzato delle fotografie. Ultimamente sto utilizzando la spatola che mi sta aiutando a riscontrare grandi progressi. La mia ricerca della tecnica e del cromatismo sono sempre in linea con i temi che sono sempre vari, non si ripetono mai, sono tutti pezzi di cuore”.
Francesco Rapino