A tal proposito,sulla pittura dell’artista teatino, ecco cosa dice il critico d’arte Rolando D’Alonzo, che commenta ad una ad una le opere sacre del Buongrazio, come se percorresse una ideale Via Crucis: “l’originalità dell’opera di Mario Buongrazio risiede nella straordinaria dinamicità delle composizioni e nel concetto che la figura debba assecondare la temperatura del gesto, disponendosi così come lo slancio creativo la sente e non tanto come la ragione e lo studio possano pensarla, ciò fino alla nona stazione. Invece – continua il D’Alonzo – nella decima e nell’undicesima, il movimento gestuale viene rallentato dalla figura del Cristo, mentre nelle ultime tre l’insieme predispone l’osservatore ad una più attenta pausa contemplativa.
Le opere rimarranno esposte nell’androne del palazzo della Provincia di Chieti in Corso Marrucino fino a Venerdì Santo. Sicuramente una mostra che vale la pena andare a vedere per gli amanti dell’arte sacra e della pittura in genere, ma anche per tutti coloro che durante la settimana santa desiderano immedesimarsi nel clima pasquale di meditazione e di preghiera.