L’associazione Onlus Auser Unileta opera nel settore del volontariato e della promozione sociale dal 2007, anno della sua costituzione. Tante le attività svolte con lo scopo di promuovere e realizzare progetti per diffondere nella comunità locale la cultura come strumento di inclusione sociale; tramite l’utilizzo della fotografia e più in generale attraverso linguaggi artistici e culturali evoluti in sintonia con le tendenze e ai valori della società attuale e di operare in maniera attiva e venire incontro ai bisogni di socializzazione e di svago delle persone di tutte le età, con la convinzione che la visione del benessere dell’individuo integri la dimensione fisica, emotiva, mentale, artistica e spirituale nella relazione armonica con l’ambiente sociale.
“Ringrazio l’associazione Unileta – ha detto il sindaco di San Giovanni Teatino, Luciano Marinucci – in questi due anni in cui ci siamo catapultati dalla società civile all’amministrazione, abbiamo avuto tante soddisfazioni, ci siamo avvicinati alla cittadinanza, poi si sono iniziate ad attivare le associazioni e l’associazione Unileta si è rivelata una sorpresa, riesce a coinvolgere i giovani, questa è una cosa molto importante. In questo momento di crisi possono essere ripresi i mestieri e gli strumenti di una volta, non è detto che debbano essere abbandonati. Noi non siamo il paese dei centri commerciali come appare dall’esterno, noi siamo il paese degli impianti sportivi e questo lo dimostra la Cittadella dello Sport di San Giovanni Teatino insieme a tante iniziative che abbiamo intrapreso”.
“Ringrazio anch’Io pubblicamente l’associazione Unileta – ha aggiunto l’assessore alla Cultura del Comune di San Giovanni Teatino, Alessia Chiacchiaretta – le cose spesso non sono così come appaiono: quando ci siamo insediati, l’Unileta sembrava una piccola associazione, ma poi mi sono ricreduta perché ho visto tantissima gente al corso di fotografia. Il Comune non riesce sempre a dare tutto a tutti e a garantire tutti i servizi, in tal senso l’attività delle associazioni è fondamentale. L’associazione Unileta non i è mai tirata indietro ed ha svolto servizi fotografici gratuiti per eventi pubblici. Riuscire ad intercettare dei finanziamenti di carattere europeo non è facile. Faccio i miei complimenti perché è un progetto interessante, riuscire a rievocare questi mestieri è importante. C’è una domanda specializzata, fino ad ora abbiamo 7-800 iscrizioni. Ci sono molti lavori artigianali che stanno scomparendo, quindi sarebbe bene portarli a conoscenza dei giovani. Ci sono molti ragazzi con capacità manuali con voglia di fare che si sono avvicinati. Noi come amministrazione siamo vicini a questa associazione”.
Il progetto Me.Vi. si incentra su di un’attività volta a divulgare e tutelare il patrimonio culturale generato da alcune antiche attività artigiane abruzzesi. In particolare il lavoro intrapreso dall’associazione si baserà sullo studio, in un primo momento teorico e in un secondo fotografico, dell’arte della pietra di Lettomanoppello, della lavorazione del Tombolo di Pescocostanzo e sulla tradizione tessile laniera di Taranta Peligna. Quindi lo scopo di questo progetto è quello di salvaguardare questi patrimoni artistico-culturali che avevano fatto dell’Abruzzo una regione sviluppata da un profilo economico e sociale. Altro obiettivo è di dare una dimensione interculturale al progetto intrapreso, portando a conoscenza di altri popoli la tipicità di alcune attività artistico-artigiane presenti nel territorio abruzzese. Per questo motivo è stato pubblicato un testo bilingue (italiano/inglese) scaricabile gratuitamente sul sito dell’associazione.
“La nostra associazione lavora sul territorio da 6 anni – ha detto la presidente dell’associazione Unileta, Tiziana Francavilla – quando l’abbiamo fondata era rivolta alle persone anziane, invece ci siamo resi conto che i componenti sono molto giovani. Questa rilevazione ci ha portato ad intraprendere una strada diversa rispetto a quella che avevamo percorso fino ad allora. Quindi abbiamo deciso di portare avanti un progetto di giovani, noi adulti che siamo i membri storici di questa associazione, siamo gli accompagnatori. In ogni modo solitamente ci occupiamo di progetti che vanno sul sociale. ‘I Mestieri degli Avi’ è un progetto che ripercorre quelle che sono le tecniche di alcune attività molto conosciute e diffuse in Abruzzo. Attualmente sono mestieri riservati a pochi, quindi con questo progetto questi mestieri li vorremmo rivalutare. Vorremmo attuare un passaggio dalla tradizione all’attualità utilizzando la macchina fotografica e la videocamera, questa è stata la cosa che ha attratto i giovani, c’è stato l’interesse verso l’immagine. Noi con la nostra attività vorremmo anche dare degli elementi documentabili. Vogliamo dare delle competenze che consentano, a chi lo volesse, di diventare un fotografo. I sindaci dei tre Comuni coinvolti si sono resi disponibili a fornirci la documentazione. Noi vorremmo ripresentare un progetto simile e dare un seguito a questa attività. Noi dell’Unileta c rendiamo disponibili verso altre associazioni che vorranno presentare dei progetti europei”.
Francesco Rapino