Si tratta di un manifesto che raccoglie 10 princìpi di stile scritto a più mani da una community trasversale di oltre 300 tra giornalisti, manager, politici, docenti, comunicatori e influencer nata per contrastare l’ostilità delle parole usate nei media anche con l’obiettivo di ridurre, arginare e combattere i linguaggi violenti che si propagano facilmente in Rete.
Il Manifesto contiene 10 principi di stile:
1. Virtuale è reale. Dico o scrivo in rete solo cose che ho il coraggio di dire di persona.
2. Si è ciò che si comunica. Le parole che scelgo raccontano la persona che sono: mi rappresentano.
3. Le parole danno forma al pensiero. Mi prendo tutto il tempo necessario a esprimere al meglio quel che penso.
4. Prima di parlare bisogna ascoltare. Nessuno ha sempre ragione, neanche io. Ascolto con onestà e apertura.
5. Le parole sono un ponte. Scelgo le parole per comprendere, farmi capire, avvicinarmi agli altri.
6. Le parole hanno conseguenze. So che ogni mia parola può avere conseguenze, piccole o grandi.
7. Condividere è una responsabilità. Condivido testi e immagini solo dopo averli letti, valutati, compresi.
8. Le idee si possono discutere. Le persone si devono rispettare. Non trasformo chi sostiene opinioni che non condivido in un nemico da annientare.
9. Gli insulti non sono argomenti. Non accetto insulti e aggressività, nemmeno a favore della mia tesi.
10. Anche il silenzio comunica. Quando la scelta migliore è tacere, taccio.
“Parole O_Stili – si legge nel sito dedicato ha l’ambizione di essere questo: l’occasione per ridefinire lo stile con cui stare in rete e magari diffondere il virus positivo dello scelgo le parole con cura, perché le parole sono importanti.”
“L’Ateneo dell’Aquila ha sottoscritto il Manifesto perché – afferma la Rettrice professoressa Paola Inverardi – l’intera comunità accademica che rappresento è convinta della necessità, oggi impellente, di arginare il linguaggio negativo e a volte violento adoperato nella Rete. Per questo siamo impegnati nel promuovere invece tutte le iniziative che, come Parole_O Stili, possano far recuperare l’importanza delle parole e delle conseguenze che da esse possono derivare.”