Chieti, spettacolo teatrale ed incontro formativo sulla Sindrome di Asperger

Chieti. Fare dell’Asperger un’opera teatrale non è un’idea per “spettacolarizzare” una sindrome ma è, piuttosto, un’opportunità per comprendere meglio di cosa si tratti. L’Associazione Erga Omnes, grazie al finanziamento dell’Università degli Studi G. d’Annunzio, in collaborazione con l’Associazione Aspiedavid Abruzzo ed il Teatro del Krak, organizza venerdì 17 novembre, alle ore 21, presso l’Auditorium del Rettorato di Chieti, lo spettacolo teatrale ad ingresso libero: “Christian tra la Ci e la Erre”, Premio Pubblico Miglior Spettacolo e Premio al Migliore Attore al Festival “Il Giullare” – Teatro contro ogni barriera, Trani 2016.

Inoltre, per informare, formare e sensibilizzare sul tema, ci sarà un incontro all’Aula B di Medicina, sempre ad ingresso libero, con consegna degli attestati di partecipazione, sabato 18 novembre, alle ore 10. Interverranno: Riccardo Alessandrelli, Neuropsichiatra infantile e dell’età evolutiva, esperto nelle diagnosi di Autismo e della Sindrome di Asperger; Ettore D’Orazio, Dirigente scolastico Istituto Comprensivo n. 4 Chieti; Tatiana Bortolatto, Neuropsicologa clinica, esperta nel trattamento per la Sindrome di Asperger; David Catoni, Giovane Asperger, Presidente Aspiedavid Abruzzo; Paola Micucci,Vicepresidente Aspiedavid Abruzzo, autrice esperta della Sindrome di Asperger; Antonio Tucci, Regista dello spettacolo teatrale “Christian tra la Ci e la Erre”; Pasquale Elia, Psicologo, Presidente Associazione Erga Omnes; Modera: Pietro Lambertini, Giornalista de “Il Centro – Quotidiano dell’Abruzzo”.

Negli ultimi anni sono sempre più numerosi i bambini e gli adolescenti ai quali è stata diagnosticata la Sindrome dell’Asperger che si manifesta come una grave e perdurante compromissione dell’integrazione sociale e lo sviluppo di modalità di comportamento, interessi e attività ristretti e ripetitivi. La Sindrome di Asperger richiede piani di trattamento basati sulle competenze sociali che abbiano la capacità di riconoscere e valorizzare le straordinarie abilità e talenti di cui sono portatori coloro che ne soffrono, in modo da farne dei punti di forza nell’affrontare un disturbo che può compromettere duramente la qualità di vita di un individuo e della sua famiglia.

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