Molto soddisfatto del risultato il vice presidente del Consiglio comunale di Chieti, Umberto Di Primo, che ha così commentato: “Dopo l’incontro da me voluto a Chieti con Febbo e Di Dalmazio, credo che questa mattina sia stata data la migliore risposta a quanti, Ricci in testa, avevano profetizzato che il centro-destra volesse penalizzare il teatro di Chieti, perché il Comune è guidato da una giunta di centro-sinistra”.
Di Primio ricorda le responsabilità del degrado del famoso teatro teatino che, nella sua opinione, sarebbero da imputare proprio alla giunta Ricci. “Per colpa della loro negligenza” sottolinea, infatti, il presidente “avevano omesso di segnalare alla Regione lo scioglimento della Deputazione Istituzione Teatro Marruccino. Quei fondi, pertanto, hanno rischiato di andare persi”. L’augurio di Di Primio è quello che si riconosca il merito dell’opposizione comunale e della Regione Abruzzo, che non avrebbero “guardato al colore politico, ma lavorato solo ed esclusivamente per il bene della città di Chieti”.
Di tutt’altra opinione è, ovviamente, il sindaco di Chieti, Francesco Ricci, che considera le dichiarazioni di Umberto Di Primio delle strumentalizzazioni “per fare pubblicità elettorale non conoscendo a fondo l’argomento di cui parla”.
L’emendamento a cui il presidente ha fatto menzione non avrebbe, infatti, nulla a che vedere con il Bilancio regionale 2010. “Fa riferimento” spiega Ricci a riguardo “al saldo della Rete abruzzese per lo spettacolo relativo all’anno 2008, per il quale la Regione è in forte ritardo nonostante abbiamo inviato non solo i rendiconti, ma anche la copia dell’intero archivio comunale”.
La cosa più grave, secondo il sindaco di Chieti, starebbe però nel fatto che lo stesso Di Primio non avrebbe partecipato a nessuna votazione relativa ai debiti del Marruccino. “Dopo essere fuggito dall’aula al momento dell’approvazione del piano liquidazione del teatro” spiega, infatti, Francesco Ricci, “stranamente non fa alcun riferimento sul mancato finanziamento da parte della Regione Abruzzo della legge 40 sul teatro lirico per le annualità 2009 e 2010”.
Si tratterebbe di quanto accaduto nel corso del 2009, quando il Comune di Chieti avrebbe dovuto sopperire, con proprie risorse, a oltre un milione e mezzo di euro per il mancato stanziamento di fondi proprio da parte della Regione Abruzzo. “Come non dice che” continua “anche per il 2010 la Regione si è dimenticata di finanziare la legge 40 e, non avendo il Comune risorse sufficienti da destinare alla lirica, tutto ciò potrebbe rappresentare il “canto del cigno” dell’attività lirica del Marrucino. Quindi, caro Di Primio” conclude il sindaco Ricci, parafrasando l’affermazione del consigliere “ti invito a voler riconoscere, almeno una volta, a questa giunta comunale e all’intero centro-sinistra della Regione, il merito di non aver guardato al colore politico, ma di aver lavorato solo ed esclusivamente per il bene della città di Chieti”.