Dalla C1 del Pescara, alle finali di Champions League e i mondiali in Sudafrica, con una tappa anche al Giro d’Italia, e varie in carcere e agli arresti domiciliari per le sue ormai famose invasioni. Mario Ferri, 24enne pescarese più noto come il Falco, ha sempre faticato a contenere esuberanza ed estro, fino a subire le conseguenze di ogni suo gesto. I successi, come riuscire ad affiancare Messi e Cassano, ma anche le beghe legali per quelli che vengono ritenuti come atti di turbativa della quiete pubblica. Il Falco ha scontato quello che gli toccava, è rimasto relegato nel nido di Pescara per alcuni mesi, poi ha tentato e trovato successo come organizzatore d’eventi in Molise. Ma alla fine ha dovuto seguire, nuovamente, il suo istinto, che lo ha portato alla porta di Antonio Ricci, patron di una delle corti dei miracoli più famose d’Italia.
Così, Ferri, cambiata sulla maglia d’ordinanza la S di Superman con una più personale F, cambia i pezzi sullo scacchiere, e dallo scapestrato costretto a scappare da steward e polizia sui campi di calcio diviene inviato per il tg satirico a caccia di calciatori e allenatori. La tradizione di Striscia ormai ha trasformato in un must l’inseguimento al truffatore di turno o al vip attapirato: Moreno Morello, Valerio Staffelli e Max Laudadio sono ormai corridori provetti, tanto da organizzare gare a tema. Ma il Falco ha un paio d’ali in più di tutti, e si è subito proposto come tallonatore ideale per gli sportivi più veloci.
Per una sorta di provino, che dovrebbe andare in onda nella prima puntata stagionale del 29 settembre, Ferri si è piazzato per tutta la settimana a Vinovo, centro sportivo d’allenamento della Juventus. Il suo primo obiettivo è Antonio Conte, allenatore bianconero sotto pesante squalifica per la vicenda del calcio scommesse, ma pizzicherà un po’ tutti sui discussi scudetti “rubati”: riuscirà il Falco a strappare qualche dichiarazione più piccante delle conferenze stampa al vetriolo? Per ora non si sa, ma dal diario di bordo che il pescarese posta ogni giorno su Facebook si capisce che la missione è difficile. Ammette di aver seminato il panico in tutto l’ambiente bianconero, e che il mister fa di tutto per sfuggire alle sue domande: “Vinovo è diventato un bunker, appena mi vedono scappano”, scrive sulla sua bacheca, “il top è Antonio Conte che cerca di nascondersi in tutti i modi: sotto il sedile, passando da uscite secondarie”. All’attacco anche del difensore Giorgio Chiellini: “L’ho inseguito per venti minuti per le strade di Torino”, scriveva ieri il giovane abruzzese.
Ma il provino continua: la preda diventa Antonio Cassano, che da mito indiscusso è ora considerato “un traditore”, per il passaggio dal Milan, squadra del cuore del giovane, ai cugini dell’Inter. Il Falco ha iniziato la sua carriera da invasore di campo proprio per invitare, con una scritta campeggiante sulla maglia da Superman, Marcello Lippi a far giocare il calciatore barese in nazionale. Il suo secondo messaggio, sfoggiato durante una partita degli Azzurri, quando il Falco riuscì ad abbracciare in campo lo stesso Cassano prima di essere catturato, era uno sfottò a mister Lippi, ormai sostituito da Prandelli: “Lippi te l’avevo detto”.
E stasera, Ferri ha postato il suo ultimo resoconto dal Piemonte: “Oggi ultime ore al bunker Juve, domani a Milano da Antonio Cassano: tirata di orecchie per il tradimento?”. C’è da scommettere che il suo volo non finirà presto.