Atri. E’ stata inaugurata ieri, sabato 9 settembre ore 18.30, nel sempre suggestivo spazio espositivo delle Cisterne Romane di Palazzo Duchi d’Acquaviva e in presenza di un numeroso pubblico, la VI edizione della collettiva di Arti Visive “Vagiti Ultimi”, che per l’occasione propone come tema centrale l’oscurità, un aspetto che ricorre come ossessionante metafora nella vita dell’uomo.
L’esposizione di arti visive “Buio Vaffanculo”, realizzata con il contributo del Comune di Atri e della MainAd, è a cura dell’Associazione Culturale Vagiti Ultimi, presieduta da Marta Lupoletti, che opera con l’obiettivo di promuovere l’arte contemporanea e, in particolare, le sue espressioni avanguardistiche.
Il vernissage ha visto la partecipazione della curatrice Francesca Martella, del Sindaco di Atri Gabriele Astolfi, dell’assessore Domenico Felicione, degli organizzatori e infine degli artisti, maestri abruzzesi di fama nazionale e internazionale che, in un dialogo aperto con le opere di autori locali emergenti, attraverso la Pittura, la fotografia, le installazioni interattive e il fumetto, si confrontano in questa interessante esposizione sul complesso e controverso tema del buio.
Gli artisti di questa edizione per la pittura sono: Fabio D’Aroma, Albino Moro, Ileana Colazzilli, Paola Di Domenico e Luciano Lupoletti; per la fotografia Assunta Nespoli; per la scultura Giuseppe Palombo, l’arte digitale è rappresentata da Carmine Di Giandomenico, Luigi Franchi Zino propone una installazione.
“Siamo felici di salutare oggi – ha dichiarato il Sindaco Gabriele Astolfi – l’apertura della 6a edizione di Vagiti Ultimi, una splendida realtà che è nata e cresciuta insieme a noi, contribuendo negli anni, attraverso l’arte, a dare ulteriore lustro alla nostra bellissima città. Mi piace sottolineare la bontà della scelta di coinvolgere in questa occasione solo artisti di origine abruzzese, lanciando così un segnale importante, quello di una terra forte e viva, che ha la capacità di risollevarsi con forza e orgoglio dopo i tristi e tragici eventi che nell’ultimo periodo l’hanno messa a dura prova. Complimenti davvero, anche a nome dell’amministrazione comunale, agli artisti e a tutti coloro che, a vario titolo, hanno contribuito alla realizzazione di questa bellissima collettiva”.
“Vagiti Ultimi nacque nel 2012 – ha ricordato l’assessore alla Cultura, Domenico Felicione – quando ci riunimmo insieme ad artisti e appassionati d’arte, molti dei quali giovani, animati da tanta passione. Dopo oltre 5 anni riscontro ancora quella passione e quella professionalità che hanno contraddistinto fin da subito queste persone, che attraverso Vagiti Ultimi perseguono l’obiettivo di porte alla ribalta l’arte contemporanea, non solo attraverso le luci, i colori e lo splendore delle opere, ma anche con interessanti spunti di riflessione. Il tema di questa 6a edizione, il buoi, oltre ad essere un fattore importante per quello che rappresenta, si colloca perfettamente nel contesto in cui la mostra è allestita, in uno spazio, quello delle Scuderie del Palazzo Ducale, che per anni è stato, appunto, buio, misterioso e affascinante. Ringrazio l’associazione Vagiti Ultimi, Marta Lupoletti, Francesca Martella, Luciano Lupoletti, Lucio Nespoli e tutti coloro che in questi anni hanno lavorato per la crescita di questa bellissima manifestazione. L’amministrazione comunale deve essere il braccio operativo di coloro che con passione portano avanti un progetto. E’ un nostro dovere e siamo contenti di garantire il nostro sostegno a iniziative come questa”.
“Vagiti Ultimi – spiega la Presidente dell’associazione Marta Lupoletti – nasce dal 2012 con la mostra “Freak. Il diverso”- omaggio a Mauro Andrea; nel 2013 presenta “Latenti Numeri. La matematica nell’arte”; nel 2014 “Ante Mortem” sul tema del “non finito”; nel 2015, “8 Cadimi Addosso” sul tema dell’equilibrio. L’edizione del 2016, “Dal figo al fico”, è stata incentrata sul tema della moda. Per l’edizione 2017 il tema dell’oscurità è centrale. Un aspetto che ricorre come ossessionante metafora nella vita dell’uomo”.
“Nel vocabolario della lingua italiana – spiega la curatrice della mostra Francesca Martella – il buio viene definito <Scuro, senza luce che non permette, o solo relativamente, la visibilità> e quindi, come esperire qualcosa che non vediamo? Cosa accade quando con un gesto di irriverenza, in questo caso “vaffanculo”, si affronta il buio analizzandolo fin quasi a portarlo alla totale snaturazione? “Buio vaffanculo” è una naturale reazione all’indefinito, un titolo del tutto provocatorio: si può davvero abbandonare il buio? Si può vivere di luce senza oscurità? Gli artisti chiamati a partecipare porranno il focus sull’essenza del buio”.
La collettiva di Arti Visive “Vagiti Ultimi – Buio vaffanculo” resterà apertura al pubblico tutti i giorni, eccetto il lunedì mattina, nei seguenti orari: 10,30-12,30, 16,30-19,30, 21,30-23. Ingresso libero.