Al secondo posto Stefano Massini con ‘qualcosa sui Lehman’ (Mondadori), che ha avuto 99 voti e al terzo Mauro Covacich con ‘La citta’ interiore’ (La Nave di Teseo), 25 voti. Al quarto Alessandra Sarchi con ‘La notte ha la mia voce’ (Einaudi), 13 voti e all’ultimo Laura Pugno con ‘La ragazza selvaggia’(Marsilio), con 12 voti.
La Giuria dei Trecento Lettori Anonimi era composta per il 46% da donne e il 54% da maschi fra cui 22 casalinghe, 41 imprenditori, 99 lavoratori dipendenti, 82 liberi professionisti e rappresentanti istituzionali, 27 pensionati, 29 studenti.
“Voglio portare questo premio in Abruzzo, nella mia regione che viene fuori da un anno orribile, che ha subito terremoti, valanghe e incendi” ha detto l’autrice originaria di Arsita. Nella vita dentista pediatrica, la Di Pietrantonio ha scritto una storia estrema in cui la maternità, l’amore e l’abbandono prendono corpo nella vita di una ragazzina di tredici anni. Tutto si svolge nell’Abruzzo, la terra d’origine della scrittrice.
Complimenti alla Di Pietrantonio da parte del presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso: “Mi complimento con Donatella Di Pietrantonio, vincitrice del Premio Campiello con il romanzo ‘L’arminuta’, che pone sempre l’Abruzzo al centro delle sue opere. Si tratta di un riconoscimento prestigioso per una scrittrice innamorata della sua terra, che nei suoi libri non funge solo da sfondo ma diventa vera e propria deuteragonista”.
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