Chieti. Due importanti seminari di riflessione si terranno lunedì 6 agosto e martedì 7, alle ore 9, presso l’Aula Magna dell’Ipsia “U. Pomilio” di Chieti Scalo, per la conclusione dei due Po-Fse coordinati dall’Istituto presieduto da Anna Maria Giusti denominati “Noi non ci disperdiamo” e “Territorio Abruzzo” 1001 lavori.
“Ricerca e sorpresa – sottolinea la preside Giusti – accomunano i processi di apprendimento a tutti i livelli, in tutti i gradi di scolarità, in tutti i contesti, formali ed informali. Se non si vuole correre il rischio di disperdere energie e risorse umane, se si vuole evitare che gli alunni più deboli fuggano dalle scuole annoiati o che vi restino ma senza maturare competenze, occorre che la didattica in generale venga ri-organizzata come attività di ricerca, ricca di sorprese e fonte di piacere”.
Lunedì 6 agosto sono previsti i seguenti interventi: Anna Maria Giusti, dirigente scolastico IPSIA “U. Pomilio” Chieti: ”Perché un progetto sulla dispersione”; Giuseppe Pica, dirigente scolastico ITIS “L. Di Savoia” Chieti:“Sinergia delle Scuole in rete”; Massimo Pasqualone, coordinatore del progetto:”Presentazione del percorso formativo”; Nadir Scilinguo, Psicologo:“Le basi psicologiche della dispersione”; Carla Antonioli, presidente associazione Su 18 Pescara: “Pensiero scientifico e dispersione”; Anila Hanxhari, presidente associazione culturale Italfida: “Pensiero creativo e dispersione”; Elena Petruzzi, presidente CIF (Comitato per l’Imprenditorialità Femminile): “Prospettive in uscita dal sistema scolastico”. Martedì 7 agosto, dopo i saluti di Anna Maria Giusti, si terranno le seguenti relazioni: Massimo Pasqualone, coordinatore del progetto:“Didattica laboratoriale e nuovi apprendimenti”; Beatrice Scarfulla, docente Terzo Circolo: “Presentazione dei lavori”, Marina Screpanti, coordinatore progetto, “Report dell’intervento nella scuola odierna”; Maria Antonietta Firmani, direttore scientifico Fondazione ARIA: “La comunicazione attraverso l’immagine fotografica”; Elena Petruzzi, presidente Fondazione ARIA: “Parlare attraverso il linguaggio universale della fotografia”.