Mentre facevo la spesa in un noto ipermercato della zona mi sono imbattuto nella classica coppia sessantenne con lei che intimava a lui “prendi il vino per stasera che abbiamo ospiti a cena”; lui le chiedeva “bianco o rosso?” e lei rispondeva quasi infastidita “fa come ti pare”!
Poco dopo, al banco salumi la stessa signora faceva sudare 7 camicie al salumiere per la scelta maniacale dei salumi e formaggi: CARA MASSAIA, CAPISCO CHE DI VINO NON SAI E SOPRATTUTTO NON VUOI SAPERNE NULLA MA SE NE SCEGLI UNO SBAGLIATO PUOI ROVINARE LA TUA SPLENDIDA CUCINA !!!!!!!!!!
La scelta del vino si compie con atteggiamenti razionali come l’abbinabilità con la pietanza ed il grado di conoscenza specifica dei commensali che con una certa “spiritualità” dando quindi ascolto ai nostri sensi ed all’atteggiamento psicologico che abbiamo quel giorno (ci sono giorni in cui siamo conservatori ed altri in cui siamo esploratori e quindi proiettati verso una novità); quindi, una volta stabilita la tipologia del vino (colore, struttura, ecc.) ed il budget a disposizione, si potrà effettuare la scelta facendosi ammaliare dalle etichette più intriganti ed i nomi più importanti!
Invece no! Cercate di non leggere il nome del produttore ma focalizzate l’attenzione sul vitigno, la zona di provenienza e la denominazione cioè DOCG (denominazione di origine controllata e garantita con regole molto restrittive), DOC (denominazione di origine controllata con regole meno restrittive ma comunque presenti), IGT (indicazione geografica tipica con regole quasi inesistenti) e l’angosciante “vino da tavola”!
La zona o meglio il terroir (sintesi tra gli agenti atmosferici e la composizione del suolo e sottosuolo) è l’elemento determinante affinchè si abbia una buona materia prima che l’uomo potrà lavorare senza plagiarne le caratteristiche innate! Personalmente scelgo prima il vino e poi cerco di adattarci la pietanza ma se c’è un menu già definito è bene acquistare un vino adatto, poco invadente qualora il pasto sia di alto livello oppure piacevolmente invadente qualora lo scenario gastronomico non prometta bene! Inoltre, insisto sulle degustazioni ala cieca in cui si definisce un tema che può essere una tipologia di vitigno i cui vini però provengano da zone o nazioni diverse oppure un “piatto” a cui abbinare vitigni diversi dallo standard enogastronomico oppure degustare vini da vitigni diversi come dna ma con una certa affinità degustativa; ognuno dovrà portare una bottiglia coperta a cui sarà abbinato un calice ed una volta mischiate le carte ne uscirete con piacevoli dubbi e perplessità ma, come diceva Oscar Wilde, “il dubbio non è altro che l’inizio dell’intelligenza“.
Buona degustazione!!
Stefano Grilli – Enoteca Saraullo – Tortoreto Lido – Tel. 0861.787751