Nelle intenzioni degli organizzatori, la storica Associazione Culturale Telematica “Metro Olografix”, fondata nel 1994, questa è l’edizione della conferma che lo spirito hacker, lo spirito di quelli che hanno voglia di divertirsi e capire ed hanno scelto un computer come strumento principale per farlo, è non solo vivo, ma effervescente.
Lo slogan di quest’anno – Fino alla Fine del Mondo – gioca con le ansie legate al mito del 2012, ma per gli organizzatori rappresenta anche l’intenzione di portare avanti a oltranza il discorso delle nuove tecnologie, della conoscenza e della libertà d’espressione. Proprio in questi giorni, inoltre, l’Unesco sta discutendo la proposta avanzata da un comitato di ricercatori italiani, spagnoli, e messicani, di far entrare nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanita’ anche la matematica della civilta’ maya: considerata una delle piu’ avanzate del suo tempo è ancora oggi uno strumento agile per l’apprendimento delle nuove generazioni. Il suo sistema di numerazione vigesimale, cioè a base 20, non poteva passare inosservato agli hacker che popoleranno il Camp, abituati a pensare e a trasformare tutte le operazioni con il sistema binario.
Questo interesse ha richiamato numerosi relatori, esperti dei settori più disparati, che, rispondendo alla “Call for Papers” lanciata in rete, presenteranno seminari su tematiche quali sicurezza informatica, programmazione, informazione e nuovi media, domotica, diritto, musica digitale e reti libere. Non manca neppure un talk dedicato al caso del Partito Pirata, formazione politica nordeuropea, che ha ottenuto grande successo per le tematiche trattate, soprattutto tra gli elettori più giovani. Un programma ricco di eventi e, come nelle edizioni precedenti, di altissima qualità.
Il MOCA 2012 (Metro Olografix Camp) è dedicato alla memoria di Fabio “Vampiro” Pavone, socio ed amico di Metro Olografix scomparso pochi giorni or sono che, affetto da una grave disabilità, comunicava col mondo proprio grazie al computer e con il mezzo informatico ha anche condotto battaglie contro il digital divide e a favore dei diritti di chi come lui aveva bisogno di strumenti particolari per vivere e comunicare.